Elezioni amministrative. Risponde con un secco “No” Emilia Barrile al suggerimento dell’on. Micciché di tornare sui suoi passi e ritirarsi dalla corsa a candidato sindaco di Messina per unirsi al gruppo di centro-destra.
«Ambizioni dei singoli in contrapposizione con le scelte della coalizione […] Senza simboli di partito non si va da nessuna parte», questo il commento di Gianfranco Micciché, deputato di Forza Italia, che non vede di buon occhio gli attuali candidati a sindaco che hanno intrapreso una campagna elettorale autonoma allontanandosi dai partiti.
Micciché si sbilancia, inoltre, su Emilia Barrile suggerendole di ritirarsi dalla corsa a sindaco di Messina e unirsi alle scelte del centro-destra.
«Grazie, ma anche no!», tempestiva e decisa la risposta della candidata con la lista “LeAli per Messina”.
«A ritirarmi non ci penso proprio – dichiara Emilia Barrile – Miccichè parla di ambizioni dei singoli a prescindere dalle decisioni della coalizione e mi viene da sorridere. Sei persone, tra deputati ed ex deputati, chiuse in una sala d’albergo non rappresentano un vertice di partito. È stato reiterato l’atteggiamento di mancato ascolto del territorio».
E rilancia: «Sostenere che senza simboli di partito non si vada da nessuna parte significa non aver saputo fare analisi del voto degli ultimi 5 anni: dalle elezioni di Accorinti e Orlando al forte dissenso espresso dagli italiani verso il partitismo tradizionale alle ultime tornate elettorali».
«Oltretutto – prosegue la candidata alle prossime amministrative – mi chiedo se il commissario di FI abbia dimenticato che, appena qualche settimana fa, il candidato del centrodestra aveva presentato la sua corsa a Palazzo Zanca dicendo di non volerne sapere dei partiti, proponendosi come alternativa civica. Per poi cambiare idea 10 minuti dopo, con gli endorsement dei vari portavoce della maggioranza di governo regionale. Un po’ come svelare il segreto di Pulcinella».
«Ad avere un posto al sole – conclude secca Emilia Barrile – previa rinuncia alla mia candidatura, non ci tengo proprio. Ho una città a cui rendere conto, ne andrebbe della mia dignità e della mia lealtà. E non si barattano certo con promesse di ruoli e incarichi».
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