Amministrative 2018. Cateno De Luca torna a parlare dell’Autorità Portuale di Messina: «L’autonomia è strategica per lo sviluppo dell’economia cittadina».
Il candidato sindaco punta, ancora una volta, i riflettori sull’importanza di mantenere l’indipendenza della città dello Stretto nella gestione del porto: «L’abbinamento con Gioia Tauro non ha alcuna logica né dal punto di vista funzionale né da quello economico».
Messina è la porta di ingresso del Mediterraneo
«Gioia Tauro è un porto di transhipment – prosegue De Luca – dove approdano le navi che trasportano i grossi container prima di essere reindirizzati verso altre mete. Messina invece è un porto con una caratteristica unica, che costituisce la porta di ingresso del Mediterraneo ed il punto di passaggio obbligato per i traffici commerciali, per le rotte turistiche e per l’attraversamento dello Stretto».
Oltre ad esserci una differenza in termini funzionali quello che ravvisa il candidato sindaco di Messina è anche l’evidente svantaggio economico che deriverebbe per l’economia dello Stretto: «Gioia Tauro è un porto in costante perdita, i cui lavoratori sono stati licenziati, mentre Messina è una delle Autorità più ricche di Italia, e la più ricca della Sicilia, con un avanzo di amministrazione pari a 60 milioni di euro, ed una disponibilità di cassa pari a 150 milioni di euro».
L’accorpamento con Gioia Tauro potrebbe, secondo De Luca, aprire spiragli preoccupanti per la sostenibilità economica dell’Autorità Portuale di Messina: «Se le due gestioni venissero accorpate le floride risorse economiche attualmente della città dello Stretto verrebbero impiegate TUTTE per il porto di Gioia Tauro».
«Ho già parlato – prosegue il candidato sindaco – anche con il Presidente della Regione, al quale ho ribadito l’assoluto diniego a qualsiasi accorpamento con Gioia Tauro, come pure l’opposizione a qualsiasi frazionamento dell’Autorità Portuale di Messina a favore di Palermo o di Catania».
Questa autonomia aprirebbe, peraltro, la via per altre interessanti possibilità di rilancio economico della città dello Stretto come, ad esempio, l’istituzione di una ZES (Zona Economica Speciale) a Messina.
«Il mio impegno è concreto – conclude Cateno De Luca – e nella mia qualità di Deputato Regionale mi attiverò per monitorare l’iter per l’approvazione finale del Piano Regolatore Portuale in modo che da Sindaco di Messina potrò immediatamente concertare con l’Autorità Portuale gli interventi più urgenti per fare rinascere la nostra città. Messina è una città di mare, al mare deve la sua passata gloria e ricchezza e dal mare trarrà nuovamente le opportunità per il suo rilancio economico».
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