Ex consigliere comunale, candidato sindaco alle elezioni amministrative del 2018, Pippo Trischitta ha deciso di scendere in campo, di nuovo, e candidarsi al fianco di Federico Basile, nonostante i suoi trascorsi non proprio amichevoli con l’ex primo cittadino Cateno De Luca. La candidatura, spontanea e “a sorpresa” è stata ufficializzata questa mattina in conferenza stampa.
Pippo Trischitta torna in politica, e sceglie di non farlo con il centrodestra, dopo la rottura delle precedenti elezioni amministrative, ma al fianco di Federico Basile, candidato di Sicilia Vera, scelto dall’ex sindaco Cateno De Luca come suo “successore”. Perché questa decisione? Lo spiega lui stesso. «Quella di oggi – ha detto Trischitta in conferenza stampa – è una competizione in cui ci potrebbero essere tre candidati e in cui avrei dovuto sostenere un candidato del centrodestra. Ma ho visto che il centrodestra di destra non ha niente».
A proporsi come candidato all’interno di Sicilia Vera è stato lui stesso: «Inizialmente non volevo impegnarmi completamente, lo avevo detto a Pergolizzi, ma, dopo aver visto che è stata portata avanti la candidatura di Federico Basile, ho deciso di appoggiarlo. Perché questa scelta? Perché conosco tutti i candidati. Quando ero consigliere comunale e lui revisore al Comune, era sempre gentile e disponibile, e soprattutto era il punto di riferimento per la sua competenza e conoscenza del bilancio. Federico Basile è la scelta migliore per i miei figli e per la mia città. Sono tornato in politica esclusivamente per seguire lui. Viene da una famiglia messinese che ha sempre vissuto e lavorato, viene dai quartieri della città. È una persona nata nei quartieri che non può non avere un amore per la città».
L’attacco al centrodestra «che di destra non ha niente»
Ma preso il microfono, Pippo Trischitta ne ha avute per tutti, con una certa “esuberanza” che il candidato Federico Basile ha paragonato a quella dell’ex Primo Cittadino, dal centrodestra (che, secondo l’ex consigliere comunale, non è abbastanza di destra) al centrosinistra (che, sempre secondo l’ex consigliere comunale, non ha niente che sia di centro).
Primo bersaglio di Trischitta è stato, naturalmente, il centrodestra: «Molti non lo sanno, ma io ero stato designato come candidato sindaco del centrodestra (per le elezioni del 2018, ndr). Poi invece c’è stata una scelta fatta su input di Razza. Una persona che per anni ha fatto il medico ha ritenuto che doveva andare in pensione e voleva concludere la sua vita con la soddisfazione di fare il sindaco di Messina, nonostante non avesse nessuna esperienza e competenza in questo campo. E dai dibattiti si notava. D’Altronde il centrodestra ha perso. Allora feci una lista di protesta».
Tornando al presente, Trischitta ha proseguito: «Avrei dovuto oggi sostenere un candidato del centrodestra, ma ho visto che il centrodestra di destra non ha niente. Se vediamo le 11 persone che si sono riunite, forse l’unico che ha un percorso di destra è Calderone, mentre gli altri provengono dal centrosinistra. C’è Genovese che era il segretario del Pd, Picciolo (Sicilia Futura, ndr) che ha un’esperienza di sinistra, Elvira Amata che dovrebbe rappresentare Fratelli d’Italia e che di destra non ha assolutamente niente. Il maggior rappresentante del suo partito sarà Gioveni, che però è un uomo di sinistra». Poi l’attacco ad Antonella Russo del Pd, che ha accusato, di non aver mai votato un bilancio ai tempi della precedente legislatura, e a Forza Italia che, secondo Trischitta, sarebbe alla ricerca «disperata» di consiglieri.
Interpellato sui suoi rapporti, non proprio idilliaci con l’ex sindaco Cateno De Luca, Trischitta ha risposto: «I miei attacchi a De Luca erano coerenti con quello che secondo me non andava bene. Scelgo Basile perché lui può andare benissimo. Alcune cose di De Luca non mi sono piaciute. Poi De Luca ora ha appoggiato un progetto meridionalista, che è qualcosa che seguo con interesse. Sono qui per appoggiare Basile».
(394)