E’ successo ieri in un seggio a Mili San Pietro e pare che non sia un caso isolato. Ovvero che un elettore, dopo essersi registrato, abbia rifiutato il diritto di voto andando via. Si chiama diritto di rifiutare la scheda, dopo essere stata vidimata. E’ un diritto che la legge consente ai votanti. L’elettore si presenta con i documenti più la tessera elettorale e si fa vidimare la scheda; non tocca la scheda perché altrimenti viene contata come nulla e quindi rientra nel meccanismo del premio di maggioranza); esercita il diritto di rifiutare la scheda, dopo essere stata vidimata, dicendo: “rifiuto la scheda per protesta, e chiedo che sia verbalizzato”; pretendere che venga verbalizzato il rifiuto della scheda; esercitare, se si vuole, il proprio diritto di aggiungere, in calce al verbale, un commento che giustifichi il rifiuto. Secondo le procedure il segretario di sezione è obbligato a verbalizzare qualsiasi reclamo provenga dagli elettori. L’elettore – secondo quanto riferito – pare abbia motivato la scelta sostenendo che non si sentiva rappresentato da nessun partito presente alle elezioni Politiche. @Acaffo
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