Elezioni 2018, Navarra: «Messina, miglior risultato del PD in Sicilia»

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pietro navarraElezioni 2018. Conquistato il seggio alla Camera dei Deputati nel collegio plurinominale di Messina, il candidato del PD messinese, l’ex Rettore dell’Ateneo peloritano, il prof. Pietro Navarra, fa il punto della situazione rilevando, sì, la sconfitta a livello nazionale del Centrosinistra, ma anche i risultati ottenuti nella città dello Stretto.

Risultati che lasciano ben sperare per la costruzione di una realtà migliore, ha specificato, e che segnano un netto passo avanti rispetto alle Regionali dello scorso novembre, che aveva visto la vittoria del Centrodestra a Messina e in Sicilia.

«Avevamo un obiettivo: conquistare il seggio al proporzionale, ed è arrivato – ha dichiarato Pietro Navarra. La performance della nostra Circoscrizione è stata la migliore in Sicilia del Centrosinistra e, di questo, sono certamente molto soddisfatto. Un ringraziamento, in tal senso, va anche a Beppe Picciolo e Gianpiero D’Alia per il contributo che sono stati in grado di fornire. A livello nazionale il risultato non ci premia, la sconfitta è chiara e deve far riflettere. Ma vogliamo cominciare proprio dal risultato di Messina per costruire una realtà che, secondo me, ha ampi margini di miglioramento».

«Sapevamo – ha aggiunto – che non sarebbe stato semplice e che questa elezione nascondeva insidie e avrebbe potuto riservarci sorprese, nonostante la bontà del nostro progetto e i risultati raggiunti dai Governi Renzi e Gentiloni. Risultati che in Sicilia non si sono concretizzati come in altre parti del Paese a causa di un Governo regionale fallimentare, con una guida del tutto inefficace e che ha prodotto un disagio diffuso che si è riflesso sia nelle elezioni di novembre che oggi».

Spostando l’analisi dal piano regionale a quello nazionale, il deputato neoeletto alla Camera evidenzia quelli che, a suo parere, sono stati gli errori del Partito Democratico: «A livello nazionale il principale errore è stato il continuo litigio interno, dal referendum in poi, che non ha semplicemente spaccato il Pd, ma ha distratto gli elettori  dalle tante cose buone fatte. Ed è anche per questa ragione che, nelle ultime quattro settimane, non ci siamo risparmiati, è per questa ragione che ho voluto incontrare quanta più gente possibile, da un capo all’altro della provincia, ogni giorno, senza sosta».

«Il Partito Democratico – ha spiegato Navarra – a Messina ha resistito, se si analizzano i dati, soprattutto in confronto alle regionali. Mentre il Centrodestra, che avrebbe dovuto vincere ovunque, è stato travolto. Qui il PD, in un certo senso, è un partito appena nato e va rifondato nel globalmente. Non a caso il risultato delle Regionali, con la vittoria di Franco De Domenico, è stato un risultato di novità, continua ad esserlo con queste elezioni: è l’affermazione di una linea che punta sulla qualità, sulla competenza, su figure nuove che possono dare vigore e slancio per una politica nuova».

Lo sguardo passa poi alle prossime elezioni Amministrative che si terranno a giugno 2018: «Per quanto riguarda le Amministrative, ho parlato i nostri alleati di Sicilia Futura e con Gianpiero D’Alia e ci incontreremo a breve per discuterne. È troppo presto per individuare un piano d’azione preciso, anche se la composizione delle liste è già alla nostra attenzione sia per il consiglio comunale che per i Consigli circoscrizionali”.

«Infine – ha concluso – per non sottrarmi alle domande che mi sono state rivolte in seguito alle polemiche derivanti dal mio cognome, ci tengo a precisare, una volta per tutte, che io do importanza alle affermazioni che vengono fatte sul mio conto solo in ragione delle persone dalle quali provengono che, in questo caso, disistimo profondamente. Ci sono personaggi che non valgono nulla e lo hanno dimostrato nella loro vita, quindi per me quello che hanno detto è del tutto irrilevante».

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