Elezioni politiche 2018. Gabriele Siracusano, ex presidente ATM (Azienda Trasporti di Messina), si candiderà alla Camera dei Deputati nel collegio di Messina al fianco di Liberi e Uguali con l’attuale Presidente del Senato Pietro Grasso.
«Ho deciso di mettermi in gioco con coraggio e sfidare a viso aperto chi, negli ultimi decenni, ha umiliato e calpestato la dignità, la storia e il prestigio di Messina. Non ho mai abbassato la testa di fronte al potere ed ho un profondo rispetto per le Istituzioni. Chi ricopre cariche pubbliche deve interpretare tale ruolo come un servizio ed una missione da svolgere con onore e correttezza nell’esclusivo interesse della comunità».
Siracusano spiega così la decisione di accettare la candidatura con Liberi e Uguali: l’ex presidente ATM ha gestito la partecipata dal 1994 al 1998, periodo in cui fu appaltata l’opera di costruzione del tram di Messina.
«Mi presento con la mia storia, personale e professionale, con l’impegno e la passione profusa e che hanno contraddistinto ogni mio percorso. Quel che ho costruito in gran parte lo devo alla mia città. Proprio a Messina ho deciso di tornare giovanissimo dopo alcuni anni di esperienza universitaria a Milano perché sentivo forte il desiderio di realizzare qui, e non altrove, i miei sogni. Oggi penso a tutti quei giovani che non hanno la possibilità di compiere liberamente questa scelta e alle loro famiglie che si rassegnano all’idea che i loro figli hanno un destino già scritto se vogliono crescere e realizzarsi al meglio. Io ho avuto la possibilità di scegliere, una possibilità che oggi non c’è più e che trasforma quella che dovrebbe essere anche una sfida per il proprio futuro in una decisione sofferta ed ineludibile. Non dobbiamo rassegnarci a perdere le speranze ma ricominciare a costruire i pilastri che consentiranno ai nostri figli di avere l’opportunità di restare qui, se è questo il loro desiderio».
«Oggi più che mai c’è bisogno di galantuomini che restituiscano alla Politica il primato che le compete e decoro alla “res publica” – continua Siracusano – È necessario tracciare una visione strategica del proprio territorio. Bisogna chiudere definitivamente il capitolo di una politica autoreferenziale che pensa solo a irrobustire il consenso senza occuparsi dei temi centrali che interessano i nostri concittadini. Il lavoro, i trasporti nell’area dello Stretto, le infrastrutture, la sicurezza del territorio e la protezione dei cittadini dal rischio sismico e idrogeologico, il diritto alle cure e l’offerta sanitaria, il risanamento e la rigenerazione urbana, il rapporto con il mare e la riqualificazione delle nostre coste, l’offerta culturale e turistica del nostro territorio. Sono questi i temi che devono appassionare il dibattito politico e diventare l’unica agenda del governare, l’unico asse di questa campagna elettorale».
«Sento, a questo punto, il dovere di offrire la mia storia personale e la mia esperienza a questa mia adorata città ed ai suoi cittadini – spiega l’ex presidente ATM – per riportare Messina al ruolo di primo piano che le è stato sottratto da chi non l’ha amata, da chi ha solo preso ed è scomparso, senza restituire. Lo faccio perché sento forte la responsabilità della mia generazione nei confronti dei giovani, dei nostri figli dei nostri nipoti ai quali dobbiamo lasciare in eredità una città ed un mondo migliore di quello che abbiamo ereditato. Mi rivolgo anche a quanti hanno smesso di votare perché hanno perso ogni fiducia e con essa anche la speranza di cambiare. Il voto di ogni singolo messinese potrà cambiare Messina. A quanti infine hanno scelto il voto di protesta, il voto di chi grida, dico che l’unica protesta che rende veramente liberi è quella che si accompagna ad una proposta costruttiva, concreta, fattibile, condivisibile e condivisa».
«Mi candido assieme a un gruppo di persone pulite, serie, preparate, giovani sincere e leali – conclude Siracusano – Libertà e uguaglianza sono i due pilastri su cui si fonda la nostra azione politica. La libertà è la condizione necessaria per sprigionare le energie positive di chi vuole sviluppare il proprio talento. Uguaglianza è il secondo ingrediente che completa il primo, è l’impegno a ridurre le distanze tra chi è più fortunato e chi invece è rimasto indietro».
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