Evidentemente, la consapevolezza di avere ormai più di un piede fuori da Palazzo Zanca ha spinto l’assessore al Bilancio Luca Eller a rompere gli indugi, distaccandosi come non mai dal sindaco Renato Accorinti.
Senza usare mezzi termini, Eller ha bacchettato su Facebook il primo cittadino, commentando il post relativo all’ormai famosa intervista rilasciata dal Sindaco al programma radiofonico “La Zanzara”.
Nella lunga intervista in cui Accorinti, più o meno consapevolmente, si è lasciato ingannare dai due marpioni ai limiti della deontologia, Giuseppe Cruciani e David Parenzo, sono stati tirati in ballo anche l’ex premier Silvio Berlusconi e quello attuale Matteo Renzi. Il primo è stato definito da Accorinti “donminchia” e megalomane, il secondo è stato definito invece un voltafaccia.
Epiteti che Luca Eller non ha tollerato, commentando l’intervista con tali parole: “Questa è la versione originale delle offese gratuite pronunciate contro colui che comunque è stato più volte nostro Premier e, ancor più, contro l’attuale Premier Matteo Renzi e tutto il Governo italiano in carica che tantissimo stanno facendo per Messina, la Sicilia e il Sud… #CheDire… #SenzaParole…#SiDeveRiflettere… #MessinaMeritadiPiù“.
E proprio sull’ultimo hashtag bisogna riflettere. L’assessore al Bilancio sembra essersi schierato con quel numero sempre crescente di messinesi che non si sente affatto rappresentato da un Sindaco che troppe volte ha anteposto il suo egocentrismo ai bisogni della città.
Ma questa volta, il suo protagonismo, Accorinti rischia di pagarlo a caro prezzo. E’ infatti caduto nella trappola, si è lasciato provocare da due volponi del giornalismo che avendo scatenato la polemica, possono dire di aver portato il risultato a casa.
Contattato da noi, Eller ha così chiarito le motivazioni del suo sfogo. “Non è accettabile avere un comportamento poco istituzionale col Governo al quale dobbiamo rivolgerci sempre con rispetto, anche se si hanno opinioni diverse od opposte. La civiltà e la diplomazia impongono un certo modo di manifestarsi”.
Intanto, la città farebbe bene a interrogarsi su quanto accaduto. Al di là delle opinioni di Accorinti, più o meno discutibili, su droga e quartieri hot, ciò che deve far riflettere è la tranquillità con cui il primo cittadino ha ammesso di aver concesso una casa a una famiglia rom, tramite una deroga in graduatoria. Lo ha fatto infischiandosene di ciò che i suoi concittadini avrebbero potuto pensare. “Non mi danno più un voto? Non mi passa per l’anticamera della minchia”, ha dichiarato Accorinti.
Che poi, va detto, dispiace pure che il nostro Sindaco sia stato così esplicitamente preso in giro senza accorgersene. Come un “giovanissimo militare di Leva” finito nelle mani di due “veterani di guerra”. E “guerra” è stata aperta contro Accorinti.
Andrea Castorina
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