L’ecopass rischia di saltare se saranno presentati ricorsi. La tassa di attraversamento dello Stretto a carico dei non residenti potrebbe già essere illegittima. Oggi il Consiglio comunale, convocato per atti urgenti e indifferibili ha bocciato l’ampliamento delle strisce blu sul viale della Libertà, agli imbarcaderi privati, fino al viale Giostra: escamotage per ovviare all’assenza dei Poteri speciali e a chi arriva sulla rada San Francesco far pagare l’ecopass perché si è già nelle strisce blu. I numeri in Consiglio hanno visto tre voti favorevoli (due sono quelli del presidente Giuseppe Previti e del consigliere di centrosinistra paolo Saglimbeni) due i contrari e quattordici gli astenuti che fanno parte di entrambi gli schieramenti. E l’astensione potrebbe costare cara alle casse del Comune che “lotta” contro il dissesto economico e conta anche sugli introiti dell’ecopass. Previti spiega: “L’aula, forse presa dalla campagna elettorale in corso, è stata distratta, i colleghi che si sono astenuti non hanno capito, c’erano i pareri favorevoli dei dirigenti, in questo momento non c’è un funzionario, un sindaco o un commissario, con i Poteri speciali per l’emergenza traffico e dunque penso che siamo al limite della legittimità procedurale nel mantenimento dell’ecopass, la delibera respinta era una soluzione”. Previti ha sentito dopo la votazione l’Esperto del commissario Croce, Nino Dalmazio. Fino a oggi, comunque, i non residenti hanno pagato l’ecopass e come riferisce Previti lo dovranno fare anche domani. Il provvedimento rispedito al mittente dal Consiglio proponeva la “convalida della deliberazione della Giunta municipale n° 589 del 29 giugno del 2012, approvazione modifica e integrazione vigente del Put (Piano Urbano del Traffico) con l’inserimento di nuove Zone a Traffico Limitato ubicate in prossimità degli imbarchi cittadini in funzione disincentivante”.
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