Dopo aver votato favorevolmente il bilancio di previsione 2015, il consigliere Giuseppe Trischitta accende i riflettori sulle drammatiche condizioni finanziare del Comune di Messina in una conferenza stampa tenutasi questa mattina a Palazzo Zanca. Un deficit cronico che, a detta del capogruppo di Forza Italia, risalirebbe addirittura a due decenni fa. Numeri e delibere alla mano, Trischitta evidenzia come nel 1994 Palazzo Zanca disponesse di un avanzo di 60 miliardi delle vecchie lire, aumentato addirittura a 323 miliari l’anno successivo. Nel 1996, secondo uno schema fornito dallo stesso consigliere comunale, è iniziato il trend negativo con un avanzo precipitato a 72 miliardi di lire.
Secondo Trischitta, dunque, vera responsabile del dissesto sarebbe l’amministrazione di centrosinsitra targata Francesco Providenti, in carica dal 1994 al 1998. “Oggi – precisa l’esponente di Forza Italia – il Pd si lamenta del dissesto, ma dimentica che sono proprio loro i veri responsabili. In quel periodo, il Comune organizzava eventi di ogni genere, c’erano più spettacoli che spettatori. Le gite organizzate per il servizi sociali non si contavano, mentre a ridosso della campagna elettorale vennero asfaltate tutte le strade. Quando entrò in carica il sindaco Salvatore Leonardi trovò in cassa la metà dei soldi e da lì ebbe origine la crisi finanziaria di cui ancora oggi sentiamo gli effetti”.
Intanto, anche Forza Italia inizia a parlare di sfiducia. “La sfiducia non va fatta qualche mese prima delle elezioni – ha spiegato Trischitta – noi attendiamo il responso della Corte dei Conti sul Piano di riequilibrio (previsto entro dicembre), successivamente saremo pronti per mandare a casa l’attuale amministrazione comunale, magari a febbraio per avere in modo da andare alle elezioni quattro mesi dopo”.
Andrea Castorina
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