Le dimissioni di Daniela Ursino da assessore alla Cultura della Giunta Accorinti continuano a far discutere, facendo scuotere la testa a tutti quei consiglieri comunali che ne hanno apprezzato il lavoro svolto in questi 9 mesi.
Così dopo le parole di elogio espresse dal presidente della commissione cultura, Piero Adamo, anche il consigliere Nicola Cucinotta esprime il proprio dispiacere per il passo indietro della Ursino, inviando una lettere all’ex assessore:”Cara Daniela, dopo il buon Luca (Eller) venuto dalla Toscana, che si è fatto apprezzare per le sue grandi doti morali e professionali, adesso perdiamo anche te. In questa sede voglio esprimere tutta la mia ammirazione verso questo tuo gesto, ma soprattutto verso la tua persona perché, cara Daniela, la coerenza è un valore di cui oggi si è persa traccia, soprattutto in un ambito farraginoso come quello politico. La politica, quella con la P maiuscola, è un servizio per il bene comune e va al di là di ogni interesse personale. Per questo non posso non apprezzare la tua onestà intellettuale. In questi 9 mesi sei riuscita ad avviare un percorso armonico con tutti -dalle associazioni al consiglio comunale – senza trascurare nessuno e, ti garantisco, i cittadini hanno davvero apprezzato il tuo operato che ha portato benefici immediati a differenza di quanto (non) hanno fatto coloro che ti hanno preceduta. Con il tuo atto di responsabilità hai inteso evidenziare un malumore diffuso per questo tipo di azione politica e amministrativa che continua a caratterizzare l’Amministrazione Accorinti. In questi mesi ho imparato a conoscerti e stimarti, apprezzando le tue doti umane e politiche”.
Anche Cucinotta fa riferimento a quel “cerchio magico”, utilizzato per identificare la schiera di sostenitori dell’amministrazione:” Le parole contenute nella tua lettera di dimissioni rappresentano dei veri macigni lanciati nella palude che rappresenta questa amministrazione, e devono far riflettere tutti noi, in modo precipuo chi si attribuisce meriti che non gli appartengono. Tra le righe da te espresse, in modo velato, si percepisce che la città è governata da un sindaco distante dalla realtà e ostaggio del suo stesso movimento. La sensazione è che solo chi appartiene al “cerchio magico” sia appoggiato, tutelato e garantito nelle scelte che intraprende. Ancora più aberrante è l’assordante silenzio dei tuoi ex colleghi di giunta, che mi colpisce e mi indigna più delle frasi fredde e distaccate pronunciate dal sindaco, sintomo di chi continua a non voler comprendere quelle che sono le sofferenze di chi li circonda, me compreso, e quindi della città tutta. Pensiero che prende sempre più corpo dopo aver appreso della carnevalata, in puro stile accorintiano, della riconsegna delle deleghe annunciata per domattina dai tuoi ex colleghi assessori. Al di là di tutto, sono certo che tanti saranno coloro che ti stanno facendo giungere messaggi di stima, in cui viene elogiato il tuo operato a riprova dell’ottimo lavoro fino a questo momento svolto, nonché delle sue capacità di ascolto e di interazione con gli addetti ai lavori che evidentemente però a qualcuno non sono piaciute. Le tue dimissioni, oltre a lasciare un vuoto, trasferiscono, per le motivazioni che le hanno determinate, un messaggio forte e preciso alla città”.
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