Sulla possibilità di annullare le primarie di coalizione, i Progressisti Democratici prendono le distanze da chi, si ostina nella ricerca di una personalità di spessore che metta tutti d’accordo, da chi «ha l’obiettivo di non confrontarsi con uno strumento democratico che, aperto e trasparente, così come è stato regolamentato, darà rappresentanza a tutto il popolo del centrosinistra e della società civile». «I cittadini Messinesi ― scrivono in una nota ― non hanno bisogno di un superuomo ma aspettano di accogliere un Sindaco che sia capace di avviare la macchina amministrativa un minuto dopo il suo insediamento, che scelga una squadra di validi collaboratori, che abbia il coraggio di fare delle scelte ma soprattutto che ami Messina». L’amministrazione vincente ― ribadiscono ― dovrà prendere le distanze dagli schemi e dalle logiche dei sistemi verticistici. «Non sarà il superman fortemente voluto da qualche apparato a restituire dignità e forza alla nostra Città, perché saranno i cittadini a stabilirlo, e non bisogna più tergiversare e perdere tempo. Le primarie ― insistono ― sono un’occasione straordinaria di confronto democratico e vanno vissute come un’esperienza che serve ad individuare una leadership che rappresenti tutti, con questo spirito avremo l’unità vera della coalizione che sosterrà forte e compatta un candidato Sindaco fino alla vittoria finale». I Progressisti Democratici dicono basta a quello che definiscono “gioco del rinvio” con il rischio «di costruire un danno irreversibile per la Città di Messina. Ovvero ― concludono ― consegnare lo spazio del confronto democratico e della campagna elettorale al populismo delle destre, alla demagogia del M5S e ancora peggio, all’astensionismo che indica la distanza sempre più grande tra i cittadini e le istituzioni».
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