La marcia dei sindaci ha raggiunto Palermo. Cateno De Luca e i colleghi della provincia di Messina (e non) si sono riuniti sotto Palazzo d’Orleans per chiedere condizioni diverse per le città metropolitane e i liberi consorzi della Sicilia, al fine di sanarne la situazione economico-finanziaria.
«Cambiare i termini dell’accordo, inserire 350 milioni di euro per le città metropolitane, e dare quindi la tranquillità, nei tre anni, di poter svolgere i nostri servizi e avviare le gare d’appalto»: è questa, in sostanza, la richiesta del Sindaco di Messina che, dopo aver consegnato la fascia blu alla Prefettura lo scorso 1 maggio in occasione della prima marcia dei sindaci, oggi ha condotto i suoi colleghi fino a Palermo per contrattare un accordo migliore per gli enti intermedi dell’Isola.
A Cateno De Luca non era andata giù, infatti, la proposta del governo per risolvere la crisi economica delle ex province che prevedeva uno stanziamento di 150 milioni di euro. Troppo pochi secondo il Primo Cittadino di Messina che, di contro, aveva presentato un’alternativa: in sostanza si tratterebbe prendere i 350 milioni di euro destinati agli investimenti e darli alle ex province, affinché possano portare avanti le gare d’appalto, attualmente bloccate, e risanare la situazione.
«Perché – ha affermato De Luca stamattina – dovremmo accettare una soluzione provvisoria che non serve a nessuno quando ci sono risorse che ci consentirebbero di fare il bilancio triennale, di sanare la situazione e sbloccare le gare d’appalto per le infrastrutture?».
«Non siamo felici – ha aggiunto – per carità, di questa soluzione, ma non lo siamo prima di tutto da siciliani, perché è logico che prendere 350 milioni di euro per investimenti importanti e destinarli alle ex province non è sicuramente un accordo edificante. Ma anche le ex province fanno investimenti, fanno manutenzione, quindi non è che stiamo distogliendo questa somma da quella che è la sua finalità originaria».
A chi ha criticato la proposta sottolineando come la soluzione prospettata toglierebbe fondi per gli investimenti, De Luca ha risposto evidenziando che: «Non si sono progetti cantierabili. Non accetto che si dica che stiamo togliendo risorse per progetti strategici perché non ci sono progetti cantierabili. A questo punto cerchiamo di arrivare a una soluzione di compromesso che ci consenta di andare avanti».
Chiarita la propria posizione, il sindaco De Luca è tornato sulla questione dei comizi elettorali. Nei giorni scorsi si era infatti rifiutato di avviare le procedure per dare il via alle consultazioni per l’elezione del Consiglio Metropolitano previste per il prossimo 30 giugno: «Mi sono rifiutato di convocare i comizi elettorali – ha dichiarato – e ne pagherò le spese. Ma se non viene risolta la questione delle ex province in termini compiuti, l’elezione del 30 giugno a che serve? E a chi serve? La mia non è una presa di posizione polemica, ma dobbiamo dotare chi dovrà ricoprire un certo ruolo di uno strumento compiuto».
A conclusione di questa nuova marcia dei sindaci, Cateno De Luca ha lasciato la parola ai suoi colleghi per poi incontrare il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana Gianfranco Micchichè, che ha posto la questione all’ordine del giorno. Nel primo pomeriggio è previsto invece l’incontro con il governatore Nello Musumeci.
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