Messina. Prosegue senza sosta la campagna elettorale di Cateno De Luca per le prossime elezioni amministrative. In una lunga conferenza stampa, l’attuale deputato dell’ARS, ha presentato un lungo quanto articolato report finalizzato a documentare pratiche clientelari e “malaffare politico” che starebbero, secondo De Luca, alla base della gestione dell’AMAM.
Le sorgenti idriche di Fiumefreddo e della Santissima potrebbero, secondo il candidato sindaco, essere rimpiazzate con fonti da individuare sul territorio della città dello Stretto:«L’acqua a Messina c’è. AMAM nasconde i risultati delle ricerche di fonti alternative e continua a spendere inutilmente 10 milioni di euro l’anno solo per mantenere un sistema di clientele utile a portare l’acqua da Fiumefreddo a Messina».
L’AMAM, azienda che gestisce il servizio idrico per la città allo Stretto, è passata negli ultimi anni attraverso vari momenti di impasse e numerosi commissariamenti. Una situazione che non ne ha reso semplice la gestione e che ha portato l’azienda a non poter investire nel proprio sviluppo né nel miglioramento del servizio reso ai cittadini.
Dopo il subentro del nuovo Direttore Generale, Claudio Cipollini, l’azienda aveva avviato, nel luglio scorso, un intensa attività di recupero crediti e pubblicato un preoccupante report dal quale emergeva come il 77% dei condomìni di Messina risultassero morosi.
De Luca non si limita però alla questione recupero crediti ma incolpa l’AMAM, e il nuovo Direttore Generale, di una gestione poco trasparente e di agire secondo pratiche clientelari sia sul fronte degli appalti che su quello dell’approvvigionamento idrico.
Questa l’intervista rilasciata dopo la conferenza stampa.
Accuse sicuramente infamanti che puntano i riflettori sulle partecipata del Comune che si occupa del servizio idrico integrato. A questo punto non resta che attendere la replica di AMAM.
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