L’isola pedonale che non c’è più divide, ora più che mai. Dai chiarimenti degli avvocati dei 5 commercianti ricorrenti che hanno avuto la meglio sull’iniziativa di pedonalizzazione, ai commenti diretti o filtrati da Facebook di consiglieri e cittadini, si aggiungono anche le perplessità della consigliera Daniela Faranda.
«Trovo davvero insolito il silenzio di Accorinti – scrive Faranda in una nota –, in un momento così delicato, in cui la cittadinanza, spaccata in due si scontra, a volte con violenza, seppur solo verbale, sull’isola pedonale, fortemente voluta proprio dal Primo cittadino».
La capogruppo del Nuovo CentroDestra rivolge un appello ad Accorinti «affinché intervenga per mediare e acquietare gli animi: «Ho voluto aspettare che la polemica scemasse per rivolgere un invito al Sindaco: nascondere la testa sotto la sabbia non serve e dividere la cittadinanza in buoni e cattivi è pericoloso. I problemi cittadini sono molti e il clima è troppo ardente, vanno placati i toni. La condizione non è delle migliori: la città è sull’orlo del dissesto, non vi è alcuna certezza sui bilanci del Comune; pesa gravemente la carenza di servizi sociali, come dimostrala disperazione dei lavoratori in presidio permanente al Comune, giacché dal 15 novembre saranno sospesi i servizi; le tasse sono altissime e le aliquote al massimo, a fronte di servizi scadenti; la questione relativa ai migranti ormai non è più definibile emergenza ma ordinaria amministrazione che evidentemente non si è saputa ben gestire come dimostrano i fatti delle ultime settimane e i gap connessi all’accoglienza che la città ha mostrato. Inoltre, tra le tante vertenze occupazionali, la sempre maggiore fuga di giovani che scappano da una Messina che non offre loro prospettive ne un presente degno, mi fa riflettere che i toni accesi di questi mesi siano stati riservati esclusivamente al tema dell’isola pedonale: un terreno di scontro più che di dibattito. Quella che potrebbe e dovrebbe essere una civile dialettica su temi di comune interesse è diventata ambito di aggressione inaccettabile per toni e modi, da una parte e dall’altra».
Esprimendo in merito una certa preoccupazione, Daniela Faranda chiede al Sindaco di intervenire immediatamente, «indossando le vesti di rappresentante di tutti i cittadini e non solo di una parte, così come il suo ruolo impone, per frenare gli estremismi e rasserenare gli animi. Il sindaco della Pace, della condivisione, della partecipazione lo deve ai messinesi, quelli che l’hanno votato ma anche a quelli che non l’hanno votato».
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