E’ Nino Restuccia l’esponente politico che potrebbe unire o “dividere” i Democratici Riformisti dal sostegno al candidato sindaco di centrosinistra Felice Calabrò. Il consigliere comunale, già nel Mpa con l’ex assessore provinciale Daniela Bruno, e oggi con i Dr al seguito del deputato regionale Giuseppe Picciolo è l’ago della bilancia nei rapporti con il centrosinistra. Tutto ruota sul sostegno e l’elezione al Primo Quartiere di Restuccia che è indicato dai Dr come presidente. “Mi candido alla presidenza del I Quartiere – ha detto oggi Restuccia – Calabrò lo sa bene”. Una “minaccia” politica dei Democratici Riformisti al barbuto avvocato vicino a Francantonio Genovese. Ma sul I Quartiere c’è anche l’Udc con il consigliere comunale Enzo Messina che andrà a sostegno di Bruno Cilento a Palazzo Zanca e che guarda al vertice degli uffici di Tremestieri. Se salta l’accordo sulla Prima circoscrizione i Dr pensano di “mandare in aria” il sostegno a Calabrò fortificato dall’incontro di ieri di tutta la coalizione. Le polemiche di due settimane fa innescate da Picciolo contro Gianpiero D’Alia probabilmente passano anche da Tremestieri. Un aut aut a Genovese e D’Alia (saranno sempre loro a dire l’ultima parola sulle candidature alle presidenze) quello di Picciolo nel nome di Restuccia. Al II Quartiere il Pd farà confluire i voti all’uscente Giovanni Di Blasi che si ripresenta, stavolta con l’elezione diretta, sempre alla presidenza ma sotto la bandiera dell’Udc. Al III Quartiere certa la non candidatura dell’uscente Pdl Giovanni De Salvo e qui il centrosinistra non si sta presentando ancora compatto. Si parla di Santi Interdonato del Pd o di Massimo Minutoli dell’Udc anche se da indiscrezioni pare che secondo i primi accordi tra i due partiti la Terza circoscrizione debba andare al partito di D’Alia. Al Quarto e Quinto quartiere, nonostante i mal di pancia dei genovesiani, i Renziani Francesco Palano Quero e Alessandro Russo si ripresenteranno candidati presidenti anche con l’elezione diretta. Di Quero si sussurra di un possibile ingresso nella “squadra” di Calabrò aprendo spazi alle altre componenti dei democratici. Alla Sesta circoscrizione, invece, dovrebbe essere il Megafono del governatore Rosario Crocetta a “dire la sua” per la presidenza con il consigliere Giovanni Scimone. Santino Arria, con una lista civica dal nome “Servizio Pubblico Peloro” correrà per la presidenza visto il mancato sostegno del Pd. Al Sesto quartiere il Pdl dovrebbe schierare per la presidenza Pinella Mantarro. Per gli altri Quartieri il Popolo della Libertà non ha ancora le idee chiare e deve ancora chiudere gli accordi tra le liste e i possibili candidati alla presidenza. Ma è al I Quartiere che passa molto del sostegno o meno dei Dr a Calabrò. Fuori dalle presidenze Sel che puntava al Quinto con Santino Morabito (quest’ultimo potrebbe presentarsi ugualmente) per una composizione politica tra i Quartieri che vede al momento due presidenze al Pd quota Renzi, due all’Udc, e una a testa a Dr e Megafono. Ma quale ai Dr? @Acaffo
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