Rosario Crocetta “fa suo” il teatro Vittorio Emanuele. La struttura di via Garibaldi era strapiena, dentro e fuori, per accogliere il governatore che ha presentato in città i candidati della lista al Senato “Movimento Il Megafono Lista Crocetta”. Presenti il capolista Beppe Lumia e i candidati Antonio Presti, Giuseppe Laface, Laura Pulejo, Giuseppe Antoci. Subito dopo la manifestazione è stata inaugurata la sede del comitato elettorale di via I Settembre. Ma ad attendere Crocetta molti lavoratori in crisi di capoluogo e provincia: c’erano i Triscele, quelli della Sicilia Limoni, i dipendenti delle cooperative sociali, tutti a ricordare al governatore di dare una mano per la loro condizione di disoccupato o precario. Crocetta è giunto in forte ritardo rispetto alla tabella di marcia che lo voleva al Vittorio Emanuele alle 17,30; si sono tenuti altri impegni istituzionali tra cui l’incontro con l’arcivescovo Calogero La Piana. Il governatore ha voluto passare in rassegna tutte le questioni che sono all’ordine del giorno dell’agenda siciliana: dalla ripresa dell’occupazione allo snellimento della burocrazia, dall’eliminazione delle “sacche di potere” in molti Centri di spesa alla valorizzazione della Cultura, temi che gli eletti al Senato, coalizzati con il partito democratico porteranno all’attenzione della futura azione parlamentare. Nel corso dell’intervento Crocetta ha evidenziato come la Regione deve fare ancora molto e risponderà alle richieste degli alluvionati di Giampilieri e Saponara e sull’economia cittadina ha evidenziato il potere di “poche famiglie” nella gestione del potere a Messina. In molti hanno sottolineato come alla convention del Pdl, che si è tenuta sabato pomeriggio, molte file del Vittorio erano vuote e che a voler sentire il presidente della Regione i posti in piedi non bastavano. Presti, messinese e presidente dell’associazione “Fiumara D’Arte”, in predicato di essere eletto a Palazzo Madama, ha detto: “L’utopia non è ciò che non si può realizzare, ma ciò che il Sistema non vuole realizzare. Sarò per la Sicilia il senatore della bellezza. Resto un artista resistente e militante per il valore della bellezza”.
@Acaffo
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