Grande la partecipazione di avvocati e magistrati che sono intervenuti, stamane, al palazzo di Giustizia di Messina, per incontrare il Presidente della Regione, Rosario Crocetta, in visita nella nostra città. Crocetta, ricevuto dal Procuratore Generale Franco Cassata e dal Presidente dell’Ordine degli Avvocati Franco Celona, nel suo intervento ha toccato tre temi fondamentali: Giustizia, le critiche di Casini al Governo Siciliano, il caso del Ciapi (l’ente di formazione finito nella bufera per l’inchiesta sui finanziamenti illeciti). Sulla Giustizia il Presidente della Regione ha espresso massima solidarietà al tribunale di Messina e a tutti i tribunali siciliani, ai magistrati e agli avvocati, «che devono scontrarsi — ha evidenziato — con un Piano del Governo nazionale che non si cura della Sicilia. Un piano senza precedenti storici per la nostra isola — ha proseguito Crocetta —, che deve combattere la mafia e la mafia del malaffare. Numerose le inchieste che vedono indagati colletti bianchi e aziende, che trattano i rapporti esistenti tra sistema affaristico e politica. Proprio in questa fase, 70 magistrati in meno significano la compromissione di una battaglia». «La nostra azione — ha evidenziato il Presidente della Regione — ha portato il Governo a una sorta di stand-by in merito a questa decisione. In Giunta ho proposto un atto, che è stato approvato, sulla possibilità di sollevare il conflitto di attribuzione su questa materia, perché il Governo nazionale ha avviato la procedura senza sentire prima la Regione Siciliana. Il nostro Statuto impone, invece, che tutte le decisioni a livello nazionale vengano prese sentendo prima il Presidente della Regione». In seconda battuta, Crocetta, si è soffermato sulle critiche mosse, in campagna elettorale, da Casini al Governo siciliano. L’esponente centrista infatti avrebbe detto che proprio questo governo non ha fatto abbastanza e che dovrebbe impegnarsi di più. «In 90 giorni — ha ricordato il presidente — abbiamo fatto molto. Abbiamo salvato Messina, stiamo salvando Palermo, abbiamo revocato appalti di aziende con gestione mafiosa e recuperato fondi di appalti inutili». Infine non poteva non spendere qualche considerazione sull’argomento del giorno: l’inchiesta scattata ieri sul finanziamento illecito ai partiti in cui è coinvolto l’Ente di Formazione professionale Ciapi. «Lo avevo già commissariato. Questo è il segnale che un buon governo anticipa l’azione della magistratura. Non sapevamo quanto è emerso oggi, ma ho trovato anomalo che l’ente in questione non avesse rendicontato una serie di importi. In merito aspettavo la prima relazione del Commissario». «Devo dire — ha aggiunto infine il Presidente Crocetta — che il Procuratore aggiunto Leonardo Agueci è stato bravissimo. Per il Ciapi sto predisponendo un disegno di legge che presenterò, lunedì, al Parlamento con procedura d’urgenza per scioglierlo. Così come scioglierò una serie di partecipate rivelatesi carrozzoni che sottraggono soldi ai siciliani e che potrebbero essere impiegati per cose più importanti».
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