Croce firma il piano finanziario per ottenere 83 milioni di euro da Regione e Governo. Ok a delibera che fissa rapporti con l’Amam

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croce al comuneL’atto fondamentale per ricevere il prestito da 33 milioni di euro dalla Regione e i 50 futuri dal governo nazionale per salvare il Comune dal dissesto, il “piano di riequilibrio finanziario pluriennale 2013-2022”, è stato firmato oggi dal Commissario Straordinario del Comune, Luigi Croce. Dovrà essere trasmesso al Collegio dei revisori, per il parere, e al Consiglio comunale, che ha sessanta giorni per l’esame d’Aula, a partire dal 13 dicembre dello scorso anno. Il piano, predisposto dal ragioniere generale, Ferdinando Coglitore, e dal dirigente del dipartimento programmazione, bilancio ed entrate, Giovanni Di Leo, prevede impegni finanziari per complessivi 392 milioni di euro a fronte di 438 milioni di euro di risorse. Come più volte sottolineato da Coglitore, il Piano pluriennale con l’indicazione di “tagli” e risparmi era il documento fondamentale che mancava all’appello per avviare la fase dei prestiti regionali e nazionali. Sempre oggi, il commissario Croce, con i poteri della Giunta, ha approvato la delibera del “contratto di servizio”, che regolerà i rapporti tra Comune ed Amam per la gestione del servizio di Acquedotto, tenuto conto che l’Azienda dovrà provvedere a coprire, come previsto dalla legge, i costi del servizio integrato. Si parla di aumenti che l’Amam applicherà agli utenti sulla fornitura del servizio idrico. La delibera è stata già trasmessa al Consiglio comunale per l’esame dell’Aula. L’Amam dovrà corrispondere al Comune di Messina un corrispettivo annuo, determinato applicando, al valore dei beni di proprietà del Comune e ceduti in comodato o locazione o leasing operativo, il coefficiente previsto per le singole categorie di beni dalla tabella degli ammortamenti fiscali per le aziende di distribuzione di acqua potabile e non potabile (Specie III-Gruppo 17), aumentati del 300 per cento. Il provvedimento prevede anche l’obbligatorietà, per legge, del pareggio di bilancio sulla base del piano industriale che l’Amam dovrà predisporre e di qualsiasi altra spesa necessaria all’attività gestionale compresa, altresì, la manutenzione ordinaria e straordinaria sugli impianti.

@Acaffo

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