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Corsi d’Oro 2, D’Uva e Zafarana: “Genovese e Rinaldi si devono dimettere”

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Francantonio Genovese e Franco Rinaldi si devono dimettere rinunciando ai propri incarichi istituzionali. Ecco l’invito fatto ai due ex deputati del partito Democratico, ora in Forza Italia, da parte di Francesco D’Uva e Valentina Zafarana, rispettivamente deputato nazionale e regionale del Movimento 5 Stelle.

Per D’Uva, gli 11 anni inflitti a Genovese, seppur in primo grado, nell’ambito del processo “Corsi d’oro 2”, rappresentano un valido motivo affinchè l’ex sindaco faccia un passo indietro rinunciando alla carica da deputato nazionale: “Se è pur vero che siamo ancora al primo grado di giudizio – dice il deputato – e quindi bisognerà comunque attendere gli ulteriori sviluppi processuali, è impossibile non commentare e inquadrare questa prima sentenza in una cornice di ‘giusta giustizia’. Francantonio Genovese – continua il deputato – è stato definito come il ‘perno’ di un’associazione a delinquere che operava a livello regionale e che poteva contare su una schiera di ‘affiliati’. La sentenza parla chiaro. Adesso noi chiediamo che Genovese faccia il doveroso passo indietro e si dimetta da parlamentare. Lo riteniamo il minimo dopo una condanna – conclude D’Uva – che seppur di primo grado, è pur sempre una condanna”.

Una sorte che secondo la Zafarana dovrebbe toccare anche a Franco Rinaldi, attualmente deputato all’Ars: “Franco Rinaldi deve dimettersi ancor prima di aspettare la Severino. E’ immorale che un uomo coinvolto in simili vicende continui a percepire un lauto stipendio da parlamentare regionale e fregiarsi del titolo di onorevole . La sentenza di primo grado infatti mette in luce il modo in cui sarebbe stato deturpato il futuro dei giovani messinesi”.

La deputata regionale “grillina” rincara la dose, ricordando come Rinaldi durante le ultime elezioni regionali si fosse candidato proprio a supporto dell’attuale Governatore, Rosario Crocetta: “Se Rinaldi non farà spontaneamente un passo indietro anziché attendere la sospensione dall’incarico come prevede il Testo unico delle disposizioni in materia di incandidabilità e come vorrebbe lo stile di un uomo chiamato a far rispettare l’onore delle istituzioni, sia il suo partito a farlo dimettere. Ricordiamo bene quel frammento di intervista a Report in cui Rinaldi dichiarò che ‘i voti si cercano sulla terra e non sulla luna’. Tale frase, ci indigna oggi più di allora. Peraltro – continua Zafarana – ci chiediamo come mai l’attuale presidente della Regione Rosario Crocetta che si è sempre mostrato intransigente verso l’utilizzo clientelare del settore della formazione, non abbia mai sospettato da dove potessero provenire i voti che hanno contribuito in modo importante alla sua elezione”.

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