“Il voto al Pd è per la governabilità”. L’ex direttore di Rainews, Corradino Mineo, si è presentato in conferenza stampa al Palacultura. Lui, capolista al Senato del Partito Democratico, ha illustrato i suoi piani insieme ai messinesi presenti in lista, Liliana Modica e Antonio Saitta che confidano nel premio di maggioranza regionale. A intervenire pure Francantonio Genovese, ma la scena è stata tutta per Mineo, che ha subito lanciato strali contro il “porcellum”: “Questa legge elettorale è indecente – ha dichiarato il giornalista – anch’io sono stato catapultato in lista per essere eletto senza numeri. Bisogna tornare alle preferenze, perché questa legge truffa la democrazia”. Anche Saitta è contro il “porcellum” e le nomine dall’alto, e ha evidenziato che le priorità per Messina sono quelle di rilanciare le attività industriali e commerciali, mentre la Modica pensa a una legge speciale per Messina: “Per 30 anni – ha affermato l’ex assessore alla Scuola – abbiamo sentito parlare di Ponte e sono cadute così tutte le ipotesi di Sviluppo. Oggi Messina dev’essere valorizzata con una legge speciale”. Mineo ha sparato a zero contro Berlusconi (definito “un “clown” che fa promesse mentre bisogna dire seriamente cosa è possibile fare”) e seguito le parole di Pierluigi Bersani, ovvero che: “Con il laeder del Pdl non si “starà mai insieme. Neppure per le riforme istituzionali”. Mineo ha parlato anche dei giornalisti precari che ricevono “pochi spiccioli” per il loro lavoro e sottolineato che la Rai è piena di debiti perché è stata parametrata ai canali televisivi di Berlusconi. Sul ruolo dei parlamentari, il giornalista, che lascia dopo 35 anni la Rai e non andrà in aspettativa, ha sottolineato che l’antipolitica si alimenta a causa delle lobby e dei gruppi di potere che incidono sulle scelte politiche. “I bisignani fanno la politica – ha detto Mineo – noi in Parlamento, tutti insieme, dobbiamo impedire che continuino a gestire il potere”. A Mario Monti, Mineo ha detto che ha commesso un grave errore a candidarsi. Spazio alla Modica: “Per la prima volta un partito messinese porterà in Parlamento ben 4 deputati, e sulle condizioni della Pubblica Istruzione dico che la legge Gelmini-Tremonti ha devastato la Scuola. Sono stati tagliati 8 miliardi di euro, il 70% delle scuole, in Italia, non è a norma. Il Pd farà una “battaglia” per la Scuola e servirà una fase costituente. Riformeremo ma non taglieremo, occorre il biennio unificato, il ritorno delle compresenze e non del maestro unico nelle scuole elementari, l’immissione in ruolo dei precari. Contiamo di rendere operativi i fondi che gli enti locali potranno “spendere” per la Scuola, derogando dal Patto di Stabilità e che nell’8 per mille gli italiani possano destinare risorse al settore”. Chiusura con Genovese: “Abbiamo rappresentato a Mineo tutte le vertenze messinesi. Il centrodestra non ha dato alcun impulso per il rilancio di questa città. Messina è stata la più martoriata negli ultimi anni. Occorre invertire i progetti che hanno favorito altre realtà e dirottarli verso il nostro territorio”.
A margine della conferenza stampa, Mineo ha incontrato alcuni lavoratori in cassa integrazione della Rodriquez, della Triscele, della ex Ferrotel, che gli hanno illustrato il grave stato di crisi in cui versano le aziende messinesi.
“Sono situazioni dolenti, perché ci sono persone senza lavoro e senza
stipendio, che testimoniano un grande abbandono della città e un modo di fare impresa che ha avuto a cuore solo gli interessi immediati del capitale e non dei lavoratori e delle prospettive di sviluppo” – ha detto Mineo-. “È necessario agire con interventi d’urgenza, d’intesa con la Regione, ma anche battersi per cambiare i parametri di questo preteso sviluppo liberista che ha lasciato disastri in tutti il Paese”.
@Acaffo
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