Contratto Messinaservizi Bene Comune, il consiglio vuole vederci chiaro

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Nuovo passo in avanti per la Messinaservizi Bene Comune, anche se rimangono molti di quei dubbi espressi dai consiglieri durante le sedute della commissione bilancio. Una settimana fa, il consiglio comunale ha votato la delibera dell’atto di nascita della nuova società, rimandando ogni possibile analisi al secondo documento, quello del contratto di servizio che di fatto rappresenta la “carta costituzionale” dell’azienda.

Oggi la I commissione ha esitato la delibera a margine di una seduta parecchio infuocata, incentrata sul bilancio 2014 dell’Atm. Una votazione passata quasi sottotraccia con l’organo consiliare che ha optato per l’astensione tecnica, visti i due pareri favorevoli alla delibera e  i quattro astenuti. Per qualcuno si tratta di una bocciatura camuffata, per altri di una non decisione da parte dei consiglieri, visto che l’esito è arrivato in fretta e furia senza neanche la possibilità di un dibattito per via dell’assenza dell’amministrazione comunale.

L’atto però non può approdare ancora in consiglio, perché la commissione ha approvato la mozione proposta da Francesco Pagano, che ha chiesto che l’argomento venga affrontato anche tra i banchi della commissione ambiente presieduta da Rita La Paglia.

“Da un’analisi della delibera ho potuto vedere come questa società avrà molti più servizi da svolgere rispetto a Messinambiente – ha commentato Pagano – ad esempio sarà di sua competenza anche la disinfestazione e la derattizzazione che fino ad oggi spettavano al Dipartimento Ambiente. Senza dimenticare la pulizia dei torrenti e dei tantissimi immobili comunali, tutto questo naturalmente avrà dei costi e ancora non è ben chiaro come saranno coperti. Insieme al collega Claudio Cardile abbiamo deciso che presenteremo numerosi emendamenti, ad esempio chiederemo che la Messinaservizi Bene Comune effettui il servizio di pulizia anche nelle strade extraurbane”.

Mercoledì quindi l’atto sarà di nuovo analizzato, lì molti dei consiglieri potranno approfondire tutte le tematiche che riguarderanno le competenze della nuova società chiamata a prendere il posto di Messinambiente. Già in passato i capogruppo del Partito Democratico  e di Felice per Messina, Antonella Russo e Giuseppe Santalco, hanno avanzato parecchi dubbi sulla struttura finanziaria dell’azienda.

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