Lo aveva annunciato il presidente Cateno De Luca qualche settimana fa: la Giunta ha approvato la delibera contenente le modifiche al Regolamento del Consiglio Comunale, riguardanti principalmente il valore del voto di astensione. In sostanza, così come annunciato in campagna elettorale dall’attuale sindaco Federico Basile, si vuole far sì che il voto d’astensione non venga più equiparato al voto contrario.
Facciamo un passo indietro. Attualmente il voto di astensione in Consiglio Comunale equivale a quello contrario, viene quindi contato tra i contrari al fine dell‘approvazione o della bocciatura delle delibere presentate in Aula. Le delibere, quindi, vengono approvate solo se i voti favorevoli superano sia il numero dei consiglieri che hanno votato contro, che quelli che hanno fatto voto d’astensione. La Giunta Basile intende intervenire proprio su questo attraverso alcune modifiche all’articolo 36, comma 1, e all’articolo 11, comma 1, del Regolamento.
Regolamento del Consiglio Comunale: le modifiche proposte dalla Giunta
Per completezza, pubblichiamo di seguito, l’articolo in questione e come sarebbe se fosse effettivamente modificato. Partiamo, come nella delibera di Giunta n. 351 del 24 ottobre 2022, dal comma 1 dell’articolo 36.
Così è quanto previsto attualmente: «Salvo che per i provvedimenti espressamente previsti dalle leggi o dallo statuto, per i quali si richiede un quorum speciale di maggioranza di voti, ogni deliberazione del Consiglio Comunale si intende approvata quando abbia ottenuto il voto favorevole della maggioranza dei votanti, ossia un numero di voti a favore pari ad almeno la metà più uno dei votanti».
La modifica prevede invece che: «Salvo che per i provvedimenti espressamente previsti dalle leggi o dallo statuto, per i quali si richiede un quorum speciale di maggioranza di voti, ogni deliberazione del Consiglio Comunale si intende approvata quando abbia ottenuto il voto favorevole della maggioranza dei votanti, ossia un numero di voti a favore pari ad almeno la metà più uno dei votanti. Gli astenuti non sono presi in considerazione ai fini della determinazione del quorum funzionale necessario all’approvazione delle deliberazioni».
Per quel che riguarda, invece, il comma 1 dell’articolo 11, attualmente è previsto che: «Il Consiglio delibera con l’intervento della maggioranza dei Consiglieri in carica. I Consiglieri che, a seguito di votazione, risultino essersi astenuti si computano sia ai fini del numero legale per rendere valida la seduta, sia ai fini del quorum necessario per l’adozione delle deliberazioni. I Consiglieri che escono dall’aula prima della verifica del numero legale o che abbiano dichiarato di non partecipare al voto non si computano nel numero legale necessario a rendere valida la seduta».
Di seguito, la modifica: «Il Consiglio delibera con l’intervento della maggioranza dei Consiglieri in carica. I Consiglieri che, a seguito di votazione, risultino essersi astenuti si computano ai fini del numero legale per rendere valida la seduta, ma non ai fini del quorum necessario per l’adozione delle deliberazioni. I Consiglieri che escono dall’aula prima della verifica del numero legale o che abbiano dichiarato di non partecipare al voto non si computano nel numero legale necessario a rendere valida la seduta».
(239)