È ancora scontro tra Giunta e Consiglio Comunale, e in particolare tra il vicesindaco Carlotta Previti e il presidente Claudio Cardile. La famigerata goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata, questa volta, la caduta del numero legale durante la Seduta di sabato 7 agosto dedicata ad una variazione di bilancio cui l’Amministrazione ha legato l’allargamento del progetto “L’estate addosso”, finalizzato a dare borse lavoro estive ai giovani disoccupati di Messina.
Cos’è successo? Facciamo un breve (brevissimo) riepilogo: sabato 7 agosto il Consiglio Comunale si è riunito per votare la delibera n. 376 del 28 luglio 2021 relativa alla “Variazione di assestamento generale ai sensi dell’art. 175, comma 8 TUEL, al bilancio di previsione finanziario 2021/2023. Verifica dello stato di attuazione dei programmi. Salvaguardia degli equilibri di bilancio anno 2021 ai sensi dell’art. 193 del Testo Unico sull’Ordinamento degli Enti Locali approvato con D.Lgs. 267/2000”. Al momento della votazione, però, è caduto il numero legale e i lavori sono stati aggiornati. A questo è seguito un botta e risposta tra il vicesindaco Carlotta Previti e il presidente del Consiglio Comunale, Claudio Cardile, circa le responsabilità della mancata votazione, conclusosi (per il momento) con le note riportate più in basso in quest’articolo.
Nel frattempo, si aggiunge, quattro consiglieri del gruppo misto (Nello Pergolizzi, Serena Giannetto, Alessandro De Leo e Francesco Cipolla) hanno chiesto la convocazione di una nuova Seduta straordinaria e urgente per le 10.00 di oggi, lunedì 9 agosto.
Il vicesindaco Previti: «Ennesima esibizione muscolare del presidente Cardile»
«Ancora una volta assistiamo all’ennesima esibizione muscolare del Presidente Cardile. Pur di non rinunciare a qualche ora delle proprie ferie, prendendosi la responsabilità di convocare il Consiglio in urgenza, punta il dito contro di me circa la mancata deliberazione nell’ultima seduta di Consiglio comunale. Ma colpa di cosa? La colpa di aver chiesto durante la Seduta al Presidente dei Revisori di fugare i dubbi dei Consiglieri sorti dopo aver letto una nota del Collegio in merito alla salvaguardia dell’equilibrio finanziario? Contrariamente a lei, Presidente, che invece dovrebbe proprio nel suo ruolo tutelare e rispettare le richieste e le idee di tutti, in primis i rappresentati dei cittadini, il Sindaco, io ed i colleghi di Giunta siamo stati educati, se vi sono dubbi, a chiarire o chiedere risposte a chi li ha generati. L’ho detto espressamente nel corso della seduta consiliare e lo ribadisco per mezzo di questa replica. Non si votano atti che non si comprendono o di cui si hanno dubbi. Mai!».
«E per questo noi siamo stati sempre pronti a rispondere ad ogni domanda posta dai consiglieri in questi tre anni. Le ricordo che nel corso della stessa seduta consiliare, nel momento in cui è arrivata la nota del soggetto gestore (MessinaServizi) che il Consiglio richiedeva per fugare ogni dubbio generato dal Collegio mi è stato concesso di prendere la parola ed ho dato personalmente lettura della nota che così recitava: “alla luce delle richieste del socio, la società comunica che ha attivato tutte le procedure affinché sia raggiunto l’equilibrio economico-finanziario per l’anno in corso! L’Amministrazione chiede di sottoporre la delibera a votazione in questo momento, posto che il termine è già decorso!!». La risposta è arrivata nel corso del consiglio e nulla ostava a qual punto; come da me espressamente affermato (io non mi sono contraddetta affatto), chiedevo io di mettere in votazione la delibera. Cosa che lei ha fatto salva poi la fuga (non si è raggiunto il numero legale) dei consiglieri che “fugati” i dubbi una volta ricevuta la nota della Messina Servizi non avevano più scuse per non votare. Peccato che neanche il giorno dopo si è raggiunto il numero legale».
«Presidente Cardile, perché non cerca di fare lo sforzo di praticare un po’ meno politica ed assumersi di più le responsabilità del ruolo che ricopre? lo sfoggio di muscoli non mi impressiona mai, né è utile per servire la nostra Città. Perché non ci stupisce dando prova di cuore e responsabilità: rinunciando a qualche ora delle sue ferie convocando d’urgenza il Consiglio Comunale invece di trovare il tempo dalla sua sedia a sdraio in spiaggia ed in maniera ardita responsabili e colpe che non risiedono in questa Amministrazione. Ci sono 300 ragazzi che le saranno immensamente grati e che penso non abbiano nessun interesse alle ferie sue, mie e dei consiglieri comunali. Dimostri, in controtendenza a quanto fatto finora, che il suo ruolo lo sa esercitare impiegando il tempo in Consiglio e non facendo comunicati e repliche. Cerchi lei di non essere contraddittorio».
Il presidente Cardile: «MessinaServizi bene comune non ha un equilibrio economico-finanziario»
«Gentile Assessora Carlotta Previti, in primis vorrei complimentarmi con Lei perché, a differenza del Suo Sindaco, non proferisce insulti, gliene do atto. Nel merito delle Sue odierne osservazioni, ad onor del vero, è bene precisare che, dopo il suo intervento (3h,1′,7”) in cui leggeva la nota della Messinaservizi bene comune, in base alla quale, a Suo dire, l’aula avrebbe potuto deliberare, seguiva l’ intervento del Presidente del collegio dei revisori dei conti, Dott. Tumminello (3h,6′,48”), che affermava che ad oggi, la Messinaservizi bene comune non ha un equilibrio economico-finanziario».
«Come si evince dal video (disponibile a questo link, ndr), non si comprende il motivo della sua agitazione mentre il Dott. Tumminello faceva il suo intervento: c’è forse qualcosa che non quadra anche a Lei? Vista la Sua attenzione ai resoconti d’aula, vada a riascoltare l’intervento del Dott. Tumminello. Lei stessa afferma che “non si votano atti che non si comprendono o di cui si hanno dubbi”. Perché dunque, piuttosto che sparare a zero, come ha fatto, sul Consiglio, non sollecita la risposta alla richiesta del Ragioniere generale (“in corso di formalizzazione”) da parte della Messina servizi, così da fugare realmente ogni dubbio? Ah, dimenticavo: perché questa parte di video l’ha omessa? Ma che sciocco che sono, che domanda stupida che ho fatto!».
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