Messina. È scontro aperto tra centrodestra da un lato e centrosinistra e Movimento 5 Stelle dall’altro. A causare la frattura è stata l’elezione del Presidente e dei vicepresidenti del Consiglio Comunale, avvenuta nel corso della prima seduta tenutasi martedì 10 luglio.
La consultazione si era conclusa con la vittoria di Claudio Cardile del PD, che ha ottenuto la Presidenza, e di Nino Interdonato (Sicilia Futura) e della pentastellata Serena Giannetto eletti vicepresidenti. Già allora, dopo aver partecipato alla votazione del Presidente, ma prima di procedere alla nomina delle altre cariche, quasi tutto il centrodestra aveva abbandonato l’Aula in segno di protesta. Oggi, a commentare aspramente la vicenda è Nino Beninati, che definisce quanto avvenuto come “una forzatura istituzionale”.
«È veramente inconsueto – ha dichiarato Beninati – e fuori dai dettami della democrazia che il centrosinistra ed il Movimento 5 Stelle abbiano estromesso una forza politica quale è il centrodestra dalla rappresentanza nell’ufficio di Presidenza».
«Infatti – ha proseguito – se è vero che centrosinistra e 5 Stelle hanno deciso di rappresentare insieme la maggioranza in Consiglio comunale, è anche vero che, con arroganza, alla minoranza non è stata data la possibilità di essere opportunamente rappresentata nella conduzione delle attività del Consesso civico. Stupisce particolarmente che questo “colpo di mano” sia stato messo in atto con la complicità del Movimento 5 Stelle, il quale sa bene che l’accordo con il centrosinistra doveva limitarsi alla presidenza e a una vicepresidenza. Invece, con una forzatura istituzionale, diretta solo a occupare spazi e poltrone in dispregio della democrazia, i pentastellati hanno finito per spalleggiare il centrosinistra in questa azione mai vista nella formazione dei ruoli dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale di questa città».
«Voglio ricordare a quanti hanno fatto tale atto indecoroso – ha aggiunto – che nel 2013 l’allora maggioranza PD-Crocetta e Sicilia Futura e le altre liste di sinistra, furono rappresentate quale maggioranza da Emilia Barrile (Presidente) e da Nino Interdonato (Vicepresidente) e come minoranza da Nicola Crisafi (Vicepresidente)».
In sostanza, secondo il centrodestra, non sarebbe stato operato il giusto “bilanciamento di interessi”: «Non è stato cercato alcun equilibrio istituzionale, finendo per svilire il voto dell’elettorato – ha dichiarato Beninati. Il M5S, dunque, la smetta di impartire lezioni di moralità e trasparenza alle altre forze politiche; quello che è avvenuto nella votazione delle cariche più alte del Consiglio comunale, infatti, ha tolto definitivamente la maschera a questo Movimento che si definisce quale unico depositario di legalità, rettitudine e comportamenti istituzionalmente corretti».
«Vedremo come si comporterà questa curiosa maggioranza all’interno del Consiglio comunale, quando arriverà il momento di votare i provvedimenti che il nuovo Sindaco metterà in campo – ha concluso Nino Beninati. Dinnanzi a questa situazione, che ha partorito “ibride” alleanze a mio avviso dal futuro assai incerto, la presenza in Consiglio di uomini del centrodestra, in particolare degli eletti nella Lista Bramanti Sindaco sarà garanzia di costante controllo e verifica dell’operato del governo comunale, monitorando l’operato della maggioranza (centro sinistra – M5S) in Consiglio e le azioni che saranno proposte dal Sindaco e dalla sua Giunta».
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