Terza seduta per Cateno De Luca che, nella serata di oggi, ha annunciato ufficialmente che non si dimetterà (non ancora) da Presidente del Consiglio Comunale, nonostante l’approvazione del nuovo Regolamento. L’ex Primo Cittadino aveva infatti annunciato settimane fa che avrebbe rassegnato le dimissioni una volta approvate le modifiche. Perché questo dietrofront? Il sindaco di Messina Federico Basile, ha spiegato, gli ha chiesto supporto per la sessione di bilancio.
Una Seduta estremamente tecnica dai risvolti decisamente politici. Oggi il Consiglio Comunale di Messina ha approvato le modifiche al suo regolamento dopo lo stop di dicembre scorso. Allora, il presidente Cateno De Luca aveva accettato di ritirare la delibera presentata per andare incontro alle richieste dei consiglieri di opposizione. Il documento è stato quindi rivisto e ripresentato con l‘okay della maggioranza e del gruppo di Fratelli d’Italia. Dopo un dibattito durato circa tre ore, 47 emendamenti presentati (23 ritirati), sono state infatti approvate le modifiche al Regolamento. La delibera ha passato il vaglio dell’Aula con 27 voti favorevoli su 29.
Il dibattito
Quarantasette gli emendamenti presentati, quasi tutti dal consigliere di Forza Italia, Cosimo Oteri, che ne ha però ritirati 23 una volta appurato che avevano parere contrario da parte degli uffici. I restanti sono stati boccati dall’Aula. Non ha quindi cambiato nulla, nell’atto pratico, ma ha sicuramente rallentato i lavori, che sono durati 3 ore. Emendamenti anche da parte di Fratelli d’Italia, principalmente correzioni di refusi, e del Partito Democratico.
Ultimata la votazione degli emendamenti, si è passati alle dichiarazioni di voto.
Il primo a prendere la parola è stato Felice Calabrò (Pd): «La modifica al Regolamento del 23 dicembre 2022 era targata Cateno De Luca. In quella Seduta si pose un problema di numeri che oggi, grazie a voi, non ci saranno più. L’“abitino” è rimasto quello del 23 dicembre, sono cambiati solo nomi e firme. Presidente De Luca, lei è stato bravissimo a ritirare la delibera vedendo la “carta mala pigghiata”. Noi adesso stiamo votando emendamenti alla proposta di modifica del Regolamento, non al Regolamento. Il Partito Democratico, così come nel 2018 e nel 2022, darà voto decisamente e nettamente contrario. Si tratta di uno strumento con moltissime pecche e vizi».
La palla è poi passata a Libero Gioveni (FdI): «Consigliere Calabrò, lei non ha studiato. Se lo avesse fatto, avrebbe visto che in questo Regolamento che stiamo votando c’è solo il 20% delle modifiche proposte a dicembre 2022. Approvando la delibera del 23 dicembre si sarebbe previsto che un bilancio potesse passare anche con 1 solo voto favorevole e 31 astenuti. Ringrazio il collega De Leo che si è fatto portavoce di questa interlocuzione. Nella delibera del 23 dicembre si voleva dare la possibilità solo ai capigruppo di presentare emendamenti, non lo abbiamo consentito. È una miglioria che abbiamo apportato, insieme a tante altre. Ci poniamo in una posizione di opposizione costruttiva».
A seguire, Cosimo Oteri (Forza Italia): «Gli emendamenti da me proposti erano soltanto sottigliezze, aggiustamenti. Il mio gruppo di elezione era la lista “Basile sindaco”, do seguito a quello che avevo sottoscritto in campagna elettorale, anche se lo faccio con un altro partito politico. Senza voler essere di parte, voterò favorevolmente questa proposta di modifica del regolamento».
Una precisazione, poi, dal consigliere di “Ora Sicilia”, Giandomenico La Fauci: «Il 23 dicembre noi come gruppo non ci siamo presentati, per dare un segnale. Perché l’apertura che c’è stata in questa seconda fase, nella prima non c’è stata. La nostra assenza era legata a quello. Non abbiamo sottoscritto inizialmente questa modifica al Regolamento. Ci sono delle pecche, ma si può sempre migliorare. A nome del gruppo “Ora Sicilia”, voteremo favorevolmente la delibera».
Favorevoli Prima l’Italia: «Noi – ha spiegato il capogruppo Villari – come firmatari sin dalla prima ora di entrambe le delibere siamo contenti di essere arrivati a questo punto con la massima condivisione possibile, che ha portato nuove forze a votarla. Votiamo favorevolmente». Il “sì” arriva anche dal gruppo “Basile Sindaco”, per il quale ha preso la parola Alessandro De Leo: «Nella Seduta del 23 dicembre si è deciso di aprire il confronto con l’intero Consiglio Comunale. Ho avuto l’onore di parlare con tutti i capigruppo e voglio ringraziarli tutti, indistintamente, sia chi ha deciso di lavorare insieme, sia chi ha deciso di votare diversamente. Noi voteremo favorevolmente».
A “sorpresa” l’intervento (e il voto) di Giovanni Caruso, eletto con la lista “De Domenico Sindaco”: «Quest’argomento non mi appassiona. Il Regolamento può essere utile, ma rispetto alla coscienza di ognuno di noi diventa secondario. Il 23 dicembre lei ha avuto la capacità di aprire un dialogo con l’Aula, che in realtà è un dialogo con la città. Noi qui rappresentiamo tutta la città, più dell’Amministrazione stessa. Mi sento di dare un segnale di apertura, per ricambiare l’apertura che lei ha voluto dare. Ho deciso in questo momento, voterò favorevolmente».
Regolamento del Consiglio Comunale: cosa cambia (in sintesi)
Ma cosa prevedono, quindi, le modifiche al Regolamento del Consiglio Comunale? In estrema sintesi: lo stop all’equiparazione del voto di astensione a quello contrario, che quindi non varrà per l’approvazione delle delibere, ma solo per la conta del numero legale; l’obbligo della presenza almeno al 50% del tempo di durata della seduta di Commissione o di Consiglio Comunale per l’ottenimento del gettone di presenza; la convocazione del Consiglio Comunale entro 15 giorni qualora lo richieda almeno un quinto dei consiglieri su un preciso tema da inserire all’ordine del giorno; l’istituzione di Commissioni Speciali di studio su particolare rilievo; nuove regole per quel che riguarda la Conferenza dei Capigruppo.
Le non-dimissioni di Cateno De Luca (da presidente del Consiglio Comunale)
Ultimata la votazione, Cateno De Luca ha sciolto la riserva sulle sue dimissioni: «Ringrazio l’aula, auspicavo un coinvolgimento complessivo, c’è solo l’amarezza di non aver avuto anche il voto dei colleghi Russo e Calabrò. Durante la mia sindacatura ci sono stati scontri tra esecutivo e consiglio. Avevo espresso il desiderio di concludere quella fase anche attraverso lo strumento che disciplina non solo i lavori del Consiglio Comunale, ma anche le modalità di rapportarsi tra Consiglio e Giunta. Colta l’apertura, non ho esitato a dare un segnale analogo. Non siamo arrivati all’unanimità, ma ci sono voti che si esprimono per politica e voti per buonsenso. Oggi ha prevalso il buonsenso. Avevo già detto che la mia permanenza in questo Palazzo si sarebbe conclusa con l’approvazione di questo Regolamento. Ho avuto un colloquio col Sindaco, che mi ha invitato a supportarlo e a supportare quest’Aula per quanto riguarda la sessione di bilancio. Non ho potuto che rispondere positivamente. Supporterò questa fase, tra febbraio e marzo».
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E figurati se si scollava dalla poltrona…