La città si sveglia sotto una bomba d’acqua e sotto una “bombetta” politica: il Consiglio comunale, riunitosi ieri, ha messo con le spalle al muro Sindaco e Giunta.
Un Palazzo Zanca che vibrava, quello di ieri. C’erano insoddisfazione, protesta, accuse, delusioni, nell’aula consiliare. Persino il rimpianto è venuto fuori. E’ rimpianto quello espresso dal capogruppo di Forza Italia, Pippo Trischitta, che ha “aperto le danze” dicendo senza mezzi termini: ” Il caso della tenda è segno dell’assenza dei servizi sociali. Quelli che c’erano prima , sindaco Buzzanca e assessore Caroniti, operavano meglio di voi in questo settore”.
Poi, nel mirino dei consiglieri, per una volta compatti, è finito l’assessore all’ambiente Daniele Ialacqua, del quale hanno chiesto le dimissioni.
Ma nelle 7 ore circa di Consiglio, c’è stato il tempo di toccare tutti i punti sensibili di una Giunta sotto accusa. Dai rifiuti, al caso tenda,ai servizi sociali, al sindaco solidale ora con gli uni ora con gli altri, alla città allo sfascio in ogni settore.
Si è parlato di sfiducia ma anche di dimissioni. Ad Accorinti, infatti, che ha ribadito la sfida già lanciata: – ” Sfiduciatemi, sono pronto ad andarmene” – è stato risposto: “Si dimetta lei e andiamo tutti a casa.”
-“Questo nel timore che della eventuale decisione consiliare, il sindaco possa farne un ulteriore vessillo da sbandierare”-. E’ la voce che circola lungo i corridoi di Palazzo Zanca.
Voce che s’incrocia con un’altra: nel “pettegolo” palazzo comunale, infatti – secondo indiscrezioni – Accorinti, “stanco” di polemiche e attacchi inconcepibili provenienti dalla città, punterebbe al Senato.
Vero o no, intanto, sindaco è e sindaco rimane, e dopo la turbolenta seduta di ieri ha preso tempo per lui e la sua Giunta per rispondere alle accuse del Consiglio comunale. Appuntamento a mercoledi- ha deciso il primo cittadino – per replicare.
Il sospetto, per alcuni in aula, è stato: “Così hanno il tempo di “studiare” le risposte. Oggi nessuno era preparato”.
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