Sulla Casa del portuale si è aperto un vero e proprio dibattito tra l’ex assessore al patrimonio e vicesindaco Franco Mondello e il commissario liquidatore della Cooperativa Italia (cooperativa che ha gestito la struttura fino al 2011), Placido Matasso. Secondo Mondello, carte alla mano, la Casa del portuale è senza ombra di dubbio di proprietà del Comune, infatti, a conferma di ciò — insiste — esistono delle delibere.
Per Matasso, invece, la proprietà sarebbe da attribuire alla Regione. Quest’ultimo sostiene che negli anni Cinquanta, il sindaco Fortino abbia ceduto la Casa del portuale a un prezzo sicuramente simbolico: zero lire. Da quel momento in poi il possesso sarebbe passato alla Regione.
La Regione infatti avrebbe richiesto un canone annuo che, se non corrisposto, le avrebbe dato il diritto di riappropriarsi del bene. Matasso ha anche presentato una denuncia per decretarne definitivamente l’appartenenza.
Ma l’ex assessore Mondello insiste sul fatto che non esista alcun atto di vendita da parte dell’allora Sindaco Fortino.
Questa mattina Mondello, consigliere dell’Udc, ha detto: “Andate alla Conservatoria, non risulta che il bene sia della Regione e in passato non sono stati fatti ricorsi, riconfermo con documenti già a voi consegnati che la Casa del Portuale è di proprietà del Comune; ci sono stati altri casi come l’ex ospedale Margherita e l’ospedale Piemonte che si sono scoperti di proprietà comunale, dobbiamo “difendere” la Casa del Portuale, il nostro titolo è valido”.
La presidente della commissione ai Beni Comuni, Daniela Faranda, ha comunque ricordato che le è giunta una nota messa a verbale nella seduta di venerdì scorso che la Regione aveva fatto richiesta al Demanio marittimo di rientrare in possesso della struttura.
Il dibattito rimane aperto e sicuramente acceso, spetterà all’attuale vicesindaco e assessore al patrimonio, Guido Signorino, districare la matassa.
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