Il Comune di Messina, sappiamo da qualche giorno, ha 2 nuovi dirigenti, Claudia Manciola e Domenico Zaccone, che hanno sbaragliato i 40 partecipanti della selezione pubblica bandita a stretto giro di tempo – bando pubblicato lo scorso 3 dicembre, con termine perentorio di arrivo entro il 14 dicembre -. Supervisore della selezione, il segretario e direttore generale del Comune, Antonio Le Donne. Manciola si è aggiudicata il posto di dirigente dell’ufficio di Gabinetto, Zaccone dirigerà i Servizi Sociali. Tutto in regola? A ‘vista’ sembrerebbe sì, ma a Messina, si sa, nulla scorre come dovrebbe, e così spuntano polemiche e sospetti. Le due nomine, infatti, non sono passate sotto silenzio. C’è chi addirittura aveva ventilato il nome dei vincitori prima ancora delle selezioni. C’è chi parla di amicizie trascorse con i partecipanti, rispolverate in sede di valutazione. C’è chi non parla, non ventila e passa all’azione.
Come Maurizio Rella, portavoce di “Futuro a Sinistra Messina“, che rileva: ” In riferimento alla procedura di assunzione dei due nuovi dirigenti comunali, in esito a procedura selettiva per titoli e colloquio del Comune di Messina, Futuro a Sinistra Messina non può omettere di rilevare che si prevede un colloquio con la commissione di dirigenti, salvo la possibilità del sindaco di procedere egli stesso al colloquio. Esiste un chiaro profilo di illegittimità, immediatamente lesivo e rilevante. Il potere di decisione viene riservato all’ organo politico, dunque dissuadendo astratti e ipotetici concorrenti per la natura del giudizio così come viene prospettato nel bando. Per la mancanza cioè di un’adeguata forma di garanzia data dalla totale separazione tra politica ed amministrazione. Questo fatto si e’ puntualmente realizzato, infatti si apprende che il sindaco ha proceduto al colloquio finale dei partecipanti alla selezione – Un’assurdità mai vista -, inoltre non vengono predeterminati i contenuti disciplinari del colloquio, che risulta totalmente discrezionale e sprovvisto di una necessaria definizione ex ante dei parametri di merito cui ancorare la motivazione e la sua giustiziabilità. Ci pare che pure lo stacco temporale tra avviso e prove sia limitato e dunque non ragionevole, oltre al fatto che bisognerebbe fare una ricognizione del fabbisogno dell’ente per accertare che quei settori sono i più carenti di personale e non sono scelti dunque in ragione dei curriculum degli aspiranti candidati che già si voleva premiare. Per tali motivazioni, FUTURO A SINISTRA MESSINA chiede al Sindaco Renato Accorinti di farsi garante della legalità annullando in autotutela gli atti del procedimento”.
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