La “pesante” nota della consigliera comunale di Cambiamo Messina dal Basso, Nina Lo Presti, sul “passato” dell’Ato3 rifiuti ha visto la commissione Bilancio del Comune aprire una strada alle richieste dell’esponente politico vicino alla giunta Accorinti. In vista dell’arrivo in commissione dello schema di transazione tra Comune e Ato3 sui 2.800.000 euro di contenzioso, su debiti e crediti richiesti da Ato3 e Messinambiente e sul futuro Piano di Rientro del debito tra il Comune e l’ente di via Cavalieri della Stella (da oltre 20 milioni di euro) oggi in commissione Bilancio, presieduta dall’Udc Franco Mondello, è stata richiesta una seduta straordinaria con l’audizione dei commissari di Ato3 Michele Trimboli, della MessinAmbiente, Armando Di Maria, del nuovo ragioniere generale e dirigente alle Partecipate Antonio Cama e dell’ingegnere Miloro della Messinambiente definito dalla Lo Presti la “memoria storica” dei rapporti tra le due società partecipate. “Ho chiesto più volte – ha detto oggi la Lo Presti – che le fatture dell’Ato3 vengano riviste e che fossero decurtati i costi che non sono andati a beneficio della collettività e mi riferisco a quanto scritto nella nota criticando molte spese affrontate negli anni, serve un’operazione verità anche sull’Ato3”.
Con la richiesta della Lo Presti si sono schierati – a suo dire – anche i consiglieri di centrosinistra Antonella Russo, Elvira Amata (quest’ultima assessore all’Ambiente durante l’ultima giunta Buzzanca), Nino Carreri e Giuseppe Santalco. Santalco, in un’altra interrogazione rivolta all’amministrazione, chiede lumi sul pagamento della futura Tares e soprattutto sui provvedimenti dell’amministrazione per evitare che il numero degli evasori aumenti come evidenziato anche dall’assessore Ialacqua nel corso dell’incontro pubblico di sabato. La Lo Presti aveva definito un errore del vicesindaco Guido Signorino unire in una sola delibera tutte le richieste finanziarie non saldate negli anni dal Comune all’Ato3.
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