Donatella Sindoni questa volta fa sul serio e si dichiara ormai prossima a dimettersi dalla carica di presidente della commissione servizi sociali, come già minacciato altre volte in passato.
Lo ha deciso oggi, dopo l’andata in scena della solita seduta, caratterizzata dalla tensione, e con l’ormai consueto aspro confronto tra la stessa Sindoni e la vicepresidente Ivana Risitano. Durante la seduta, in cui si è discusso dell’accoglienza verso i migranti, il clima si è fatto subito incandescente con la “consigliera accorintiana” che ha accusato la collega Elvira Amata di aver proferito frasi razziste: “Io non posso accettare- ha detto Risitano – che in quest’aula venga detto che i neri non hanno il nostro stesso diritto alla salute e alla sanità”.
Accusa smentita dalla diretta interessata: “Le registrazioni parlano chiaro, quelle frasi e quel modo di esprimersi non mi appartengono”, ha dichiarato la capogruppo di Fratelli d’Italia, a sua volta difesa dalla presidente Sindoni.
A fine seduta, l’esponente di Grande Sud ha manifestato la volontà d fare un passo indietro: “Ormai la situazione è insostenibile, io sono stata eletta presidente all’unanimità ed ho messo la mia volontà politica al servizio degli ultimi, che ho sempre tutelato. Purtroppo non ci sono più le condizioni per andare avanti, devo fare i conti con una vicepresidente ( Risitano) che invece di confrontarsi con la sottoscritta, non perde mai occasione per remare contro. Oggi si è toccato il fondo, perchè sono state messe in bocca alla collega Amata delle frasi non dette. Quindi presentero le mie dimissioni all’ufficio di presidenza del consiglio comunale”.
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