“Messina è stretta tra due fuochi: a un passo dal dissesto la Città Metropolitana; a un passo dal dissesto il Comune. Una città che vanta uno dei panorami più belli al mondo ( e nonostante ciò il turismo è fermo e manca di un valido supporto ); che vanta anche una tra le più vaste province
( sono 108 i comuni del messinese) è posta all’angolo dalle evidente mancanza di iniziative amministrative capaci di sollevare le asfittiche casse dei due enti, oltre che dalla incapacità, ormai divenuta cronica, della giunta comunale di procedere secondo calendario, alla esitazione delle
varie tappe amministrative”. Sono parole di Giambattista Coltraro, capogruppo all’Ars di Sicilia Democratica, gruppo che in giunta regionale ha proprio l’assessore agli Enti locali, Maria Luisa Lantieri.
“Apprendo – prosegue Coltraro- dell’ultimatum, che scade domani, posto dal commissario ad acta, Garofalo, alla giunta messinese, causa i ritardi del consuntivo che tarda ad approdare in Consiglio comunale.Un consuntivo che
doveva essere presentato entro il 30 aprile, e non arriva ancora. Come non arrivano il bilancio di previsione 2016, il bilancio pluriennale 2016 -2018, atteso entro lo scorso 30 giugno. Facile intuire che ritardi ci saranno anche per la rimodulazione del piano riequilibrio, che il consiglio
comunale dovrebbe approvare con termine ultimo il 30 settembre. Scadeva ieri, invece, il termine per l’approvazione del riallineamento contabile.
Ritardi su ritardi si accavallano- conclude Coltraro- e l’ombra del dissesto incombe più che mai. Chiederò all’assessore Lantieri di convocare il sindaco Accorinti per sapere cosa vuol fare della terza città della Sicilia, che ha ormai in mano da 3 anni ed è sull’orlo del fallimento.”
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