Clima rovente in consiglio, volano parole grosse tra Trischitta e Rella

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Ad un consiglio comunale in attesa di sfogliare la margherita della sfiducia e snobbato dall’amministrazione, non resta altro da fare che azzuffarsi parlando del nulla, o quasi. Questo è ciò che è avvenuto nella seduta della commissione lavori pubblici presieduta da Carlo Cantali, in cui si sarebbe dovuto parlare degli interventi di manutenzione nelle strade, ma l’assenza dell’Amministrazione ha reso vano l’intento della riunione dove, di fatto, mancava l’interlocutore principale.

Così in assenza di altri argomenti scatta la bagarre politica su come l’aula debba gestire questo momento, ma i toni non sono stati dei più concilianti. Il primo a lanciare il sasso è il capogruppo di Forza Italia, Giuseppe Trischitta, che ha puntato  il dito contro il consigliere Maurizio Rella: “Io già nella riunione dei capigruppo ho detto che la mozione di sfiducia può essere discussa già il 2 o il 3 febbraio, quest’aula non può più aspettare. Qui c’è in ballo la dignità e coerenza politica di quest’aula, non è possibile assistere ad improvvisi cambiamenti come quelli di Rella, che da consigliere comunale di Rifondazione Comunista ha sostenuto la sindacatura di Francantonio Genovese per poi descriverlo come il male assoluto. Lo stesso Rella che per due anni ha inveito contro Accorinti per poi aderire al gruppo di Cambiamo Messina dal Basso, una volta diventato consigliere comunale”.

Immediata la risposta di Rella che certamente non le manda a dire allo stesso Trischitta: “Siamo abituati a certi show e a deprecabili attacchi degni della peggior politica. Trischitta è ormai delegittimato nel suo ruolo politico, lo scettro da capogruppo che ha tra le mani non vale più nulla e quindi l’unica cosa che gli è rimasta è solo la cattiva abitudine ad abbaiare e attaccare gli avversari in modo strumentale e irrispettoso”.

Quando i toni scemano i problemi però rimangono, perchè buona parte dell’aula si continua ad interrogare sull’utilità e sul senso politico che hanno le sedute delle commissioni in questo periodo, cioè con una mozione di sfiducia che può approdare in aula tra il 29 gennaio e il 18 febbraio.

“Secondo me non ha alcun senso che i lavori delle commissioni continuino come se niente fosse, a maggior ragione se l’amministrazione continua a disertare l’aula come accade da diversi giorni – ha dichiarato il capogruppo dei Dr, Nino Carreri – ritengo corretto che i lavori siano sospesi fino a quando la sfiducia non arrivi in aula a meno che non ci siano in discussione delibere importanti come quella che riguarda la Messsinaservizi Bene Comune”.

La posizione di Carreri trova riscontri favorevoli anche nell’esponente del Gruppo Misto, Pippo De Leo, e nel capogruppo di Felice per Messina, Giuseppe Santalco: “Chiederò ufficialmente all’Ufficio di Presidenza di accelerare l’iter per portare la mozione di sfiducia in aula – ha dichiarato Santalco – non si può continuare ad agire in questo clima d’incertezza, le firme ci sono quindi è giusto che la mozione arrivi tra i banchi del consiglio il prima possibile e poi ognuno si assuma le proprie responsabilità”.

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