Cateno De Luca torna ad alzare la voce sulla questione del dissesto della città Metropolitana, dichiarandone l’imminente chiusura e annunciando lo sciopero della fame.
«Firmerò la nota, che verrà inviata al collegio dei revisori – ha spiegato questa mattina, durante una conferenza stampa – per avviare la procedura di dichiarazione di dissesto, oltre a quella di chiusura della città Metropolitana a decorrere da lunedì. Abbiamo già avvisato il Prefetto, qui dentro rimarrò io e nessun altro. Le mie battaglie, fino a ora, sono state sottovalutate anche troppo».
Sono forti le dichiarazioni di De Luca, che sembrerebbe essere, questa volta, realmente intenzionato a portare a termine quanto annunciato: «Si tratta di un atto estremo che spero che in queste ore venga recepito dal Parlamento nazionale, fatta questa nota si innesca un procedimento irreversibile».
La decisione è determinata dall’insufficienza dei fondi destinati alle ex province. In queste ore, infatti, in Commissione Bilancio alla Camera dei Deputati, è stato deciso di prevedere la somma di 140 milioni su FSC a fronte dei 350 necessari ad evitare il dissesto finanziario delle ex Province.
La prima chiusura di Palazzo dei Leoni risale a cinque mesi fa e da quel momento De Luca ha promosso una serie di iniziative per evitare il fallimento della Città Metropolitana: «Tenterò quest’ultima via dello sciopero della fame, ma conoscendo il sistema penseranno anche di poter riuscire ad ammazzarmi, ma se questo è il mio destino lo seguirò qua dentro».
Durante la conferenza stampa non è macato un duro attacco agli esponenti della Regione siciliana: «Quando mi sento bacchettare da qualcuno nella mia qualità di Sindaco, che non ho progetti cantierati, poi mi rivolgo alla grande politica siciliana che oggi è in imbarazzo a dichiarare il fallimento della Regione. Noi sindaci stiamo continuando a subire questa nefandezza».
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