Il Consigliere Comunale, Giuseppe Chiarella, in rappresentanza degli ex lavoratori Guardie Giurate dell’Istituto “Il Detective”, istituto di vigilanza operante nel territorio dal 1974, ha incontrato, ieri, il Presidente della Regione, Rosario Crocetta, e gli ha consegnato una lettera in cui vengono esposte le vicissitudini delle 37 ex guardie giurate, licenziate nel dicembre 2011 e poste successivamente in mobilità ordinaria. Il futuro occupazionale di questa figure professionali risulta compromesso «se non fosse stato — scrive il Consigliere — per l’ultimo incontro svoltosi alla Prefettura il 19 dicembre 2012 alla presenza della Dott.ssa Ruggeri, del segr. Conf. Or.S.A Mariano Massaro e due rappresentanti dei lavoratori Giuseppe Chiarella e Vincenzo Cordaro». Dopo l’incontro il governo cittadino si era dimostrato aperto al confronto con tutte le aziende di vigilanza per ricollocare le ex guardie giurate ma «ad oggi i suddetti Istituti — evidenzia Chiarella — hanno assunto personale senza tener conto delle risorse altamente qualificate poste in mobilità. Si precisa che le suddette guardie giurate percepiscono un indennizzo mensile di circa 850 euro che gravano interamente sulle casse pubbliche». «La nostra proposta — si legge nella missiva — mira a ricollocare i lavoratori nel ciclo produttivo mediante il reperimento di risorse finanziarie tali da integrare l’ammortizzatore sociale, trasformando così, questi soldi pubblici non in un semplice sussidio di disoccupazione ma come supporto alle aziende che investono sul nostro territorio e fossero disponibili a riassumerci». Chiarella ricorda che il Comune, nel luglio 2011, aveva deliberato un progetto che prevedesse l’utilizzo delle guardie giurate non più occupate, nei servizi di custodia e sorveglianza di ville, parchi e impianti sportivi: «In altre città del nostro paese è stato stilato un protocollo di intesa tra i Comuni e le Prefetture con l’obiettivo di sviluppare un sistema di sicurezza che integri le iniziative pubbliche e private nella cornice della sussidiarietà e della complementarità». Il Consigliere, come portavoce delle 37 unità, chiede un incontro al Presidente Crocetta e un suo intervento fattivo, «prima che si verifichino — conclude — situazioni non più riparabili».
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