Catalogatori beni culturali, Germanà: “Basta perdere tempo, si passi alla stabilizzazione”

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“E’ insensato dover lasciare passi ancora del tempo per venire a capo della stabilizzazione dei catalogatori”, così il deputato regionale di Alternativa Popolare, Nino Germanà che, in sinergia con l’assessorato regionale ai beni culturali nelle figure dell’assessore al ramo, Carlo Vermiglio, e del coordinatore della segreteria tecnica, Nunziello Anastasi, sta supportando l’istanza del personale catalogatore vincitore di concorso.

Sono 400 i catalogatori di beni culturali in Sicilia, 30 solo a Messina. Germanà spiega la loro particolare posizione lavorativa: “Si tratta di una storia a sé che non possiamo assimilare ad altre circostanze occorse a categorie diverse. Esiste una norma precisa che stabilisce l’inserimento nei ruoli della Regione del personale catalogatore già selezionato tramite procedure di natura concorsuale, previa definizione della pianta organica. Ancora oggi, a distanza di quasi dieci anni dal varo della legge, nelle more della definizione dell’organico regionale, il personale catalogatore fu fatto confluire temporaneamente nella società partecipata SAS nella quale a tutt’oggi, si trova allocato. La ragione per la quale è pressante l’esigenza di risolvere la faccenda”.

Germanà poi prosegue: “E’ data dal fatto che proprio in questo momento si sta procedendo alla definizione della pianta organica del comparto regionale, ed è dunque il momento più giusto per intervenire. Non va fatto altro che applicare la normativa vigente (L.r. 24/07) e questo, oltre a dare risposta dignitosa ai lavoratori -400 in Sicilia di cui 30 solo a Messina- che da oltre 22 anni, prestano servizio presso Soprintendenze, Musei e Biblioteche contribuendo attivamente al raggiungimento dei loro obiettivi, consentirà altresì un sensibile risparmio della spesa pubblico. Soprattutto tenuto conto che la presenza di detto personale all’interno della Società comporta un notevole aggravio economico per le casse regionali”.

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  1. Certo va bene per i catalogatori mentre quelli della sas che da 24 anni lavorano nelle soprintendenze li buttiamo ai cani.

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