Casa di Vincenzo, Santisi: “Bando entro due giorni. Stanziati 94mila euro”

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E’ solo questione di giorni, forse solo due, ed il bando di sette mesi per l’affidamento della Casa di Vincenzo sarà pubblicato. E’ direttamente l’assessore ai Servizi Sociali, Nina Santisi, ad allontanare il rischio della chiusura del dormitorio per clochard sorto all’interno degli ex Magazzini Generali.

A lanciare un preoccupante grido d’allarme è stata la cooperativa di “Santa Maria della Strada”, che ha in gestione la struttura, inaugurata nel 2014 ma ritornata in funzione nella sede originaria solo il 24 giugno scorso, dopo che sono stati eseguiti dei lavori di ristrutturazione.

In una lettera inviata all’amministrazione comunale e al Dipartimento ai Servizi Sociali, il presidente della cooperativa, Padre Pati, ha chiesto quale futuro intende riservare Palazzo Zanca al dormitorio degli ex Magazzini Generali. Dal Comune nessuna risposta, almeno fino ad oggi.

L’affidamento è scaduto il 28 febbraio, la cooperativa ha provveduto a mandare avanti il servizio ma adesso la cooperativa  è arrivata allo stremo delle risorse economiche e  chiede un intervento da parte del Comune.

Una situazione che può creare imbarazzo all’amministrazione comunale, perché la Casa di Vincenzo è il luogo simbolo dell’attenzione che Palazzo Zanca riserva agli ultimi, frutto di quel saper amministrare “dal basso” di cui Renato Accorinti parla ad ogni apparizione televisiva nazionale.

La Santisi però spegne le polemiche e promette tempi brevi per l’emissione del nuovo bando: “Siamo in dirittura d’arrivo, è probabile che già tra due giorni ci possa essere il nuovo bando. l’affidamento diretto alla cooperativa Santa Maria della Strada è scaduto il 28 febbraio scorso. Nel bilancio di previsione del 2017 abbiamo stanziato ben 94mila euro per la Casa di Vincenzo affinchè il servizio possa essere affidato per i prossimi sette mesi. Ormai la struttura non è più temporanea, credo che con la cooperativa  si sia  creato un malinteso facilmente risolvibile”.

L’assessore poi fa luce sui costi affrontati dal Comune nell’arco di questi anni per mantenere in piedi la struttura: “Ogni mese il Comune ha sborsato 7mila e 500 euro per la Casa di Vincenzo. Fondi che sono serviti a garantire un luogo dove i senzatetto possono trovare rifugio dalle 20 fino alle 8, avendo la possibilità di curare la propria igiene personale e poter lavare i propri indumenti. Senza dimenticare l’impiego di due operatori utilizzati durante queste ore notturne. Il Comune fino al 28 febbraio scorso ha sempre adempiuto ai propri doveri”.

Antonio Macauda

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