Il consigliere comunale Alessandro Russo ufficializza la scelta di passare da Libera Me al PD e risponde ironicamente alle critiche e al “cartello” comparso a Palazzo Zanca questa settimana tra le porte dei due gruppi consiliari: un foglio bianco con su il suo nome e due frecce indicanti ciascuna una delle due stanze.
Lo aveva anticipato già la settimana scorsa ma adesso è ufficiale: Alessandro Russo, eletto in consiglio comunale nella lista civica Libera Me (costola del partito democratico), è passato al gruppo del PD. Una scelta, questa, che era nell’aria e che appariva solo una questione di tempo dopo il passaggio in Aula del Cambio di passo. Russo, infatti, in quell’occasione si era distaccato dalla linea del gruppo e aveva scelto di votare “no” alla delibera del sindaco Cateno De Luca.
«Al Consiglio comunale di oggi pomeriggio (ieri, ndr) – scrive quindi Russo – ho ufficialmente aderito al gruppo del PD. Non è un “ritorno a casa”, perché nel PD ci sono sempre stato. Pure nelle infinite diatribe e incomprensioni, credo che la coerenza sia sempre la carta migliore. A Messina va costruita una seria alternativa a De Luca, non una sua maggioranza».
Nei giorni scorsi, però, tra i corridoi di Palazzo Zanca è comparso un foglio, appeso alla parete tra la stanza del gruppo del PD e quella del gruppo di Libera Me. Nero su bianco spiccava il nome di Russo e sotto due frecce indicanti le due porte. Un paio d’ore fa, prima di entrare in Commissione, il consigliere in una diretta Instagram dal tono ironico ha risposto a chiunque abbia appeso il cartello spiegando nuovamente le ragioni della sua scelta.
«Vorrei rassicurare questo oscuro e misterioso personaggio – ha spiegato – che mi ha dedicato questo simpatico cartello che in realtà da ora in avanti potrà vedere Russo nella stanza del PD. Non è che essere in Libera Me significasse stare fuori dal PD. Libera Me è una lista civica del PD».
«Il senso del cartello era chiaramente goliardico, ma colpisce che sia rimasto appeso qui quasi per una settimana» conclude Russo. Ma prima di avviarsi verso l’Aula fa un’ipotesi: «Quanto resterà ancora qui questo cartello? Io penso che ci resterà più di una settimana, secondo me resterà qui per mesi. Io continuerà a fare lo “stato di avanzamento dei lavori”». Avrà ragione? Lo scopriremo domani.
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