Giovanni Frazzica, componente della direzione provinciale del Pd, scrive a Nino Bartolotta, assessore regionale ai Trasporti e le infrastrutture ed ex segretario provinciale del Pd.
“Caro Nino, la campagna elettorale, per le intese sviluppatesi nel corso dell’ultima Direzione provinciale del Pd, volge fluidamente al termine. E’ giusto precisare che, qualunque sarà l’esito delle elezioni, si dovrà riprendere il confronto subito dopo la chiusura di questa fase e prima ancora di iniziare la campagna per le amministrative. Non è infatti immaginabile di poter procedere a scelte importanti per la comunità messinese utilizzando uno strumento di selezione sperimentale, come le primarie, che per ben due volte negli ultimi mesi dal Pd di Messina ha provato con risultati che hanno suscitato perplessità e polemiche. E’ auspicabile quindi, prima ancora di approdare a nuove selezioni di classe dirigente, che si giunga ad una intesa complessiva sulle regole tra tutte le realtà attive del Pd messinese per concordare un percorso virtuoso utile per un armonico rilancio dell’iniziativa politica e della partecipazione. A tal proposito va aggiunto che va superato uno dei limiti del rapporto partiti-società, che riguarda ovviamente anche il Pd, che è stata la rinuncia, fatta nel tempo, di attuare una adeguata opera di formazione della classe dirigente, che è tra le cause che determinano un alto tasso di trasformismo e la presentazione di rappresentanti nelle istituzioni non sempre all’altezza del compito. La trasmissione di quei valori che passavano sotto forma di “ideologia”, oggi va curata con particolare attenzione, perché deve essere finalizzata alla costruzione di una nuova dimensione della Democrazia che sia all’altezza dei tempi e che veda il cittadino partecipe e consapevole, piuttosto che soldato nei battaglioni di truppe cammellate che ancora si sfidano in anacronistiche lotte per il potere che si consumano all’ombra dei gazebo, ignorando che l’antipolitica e l’astensionismo sono già maggioranza. Se il Pd messinese avrà la capacità di impostare subito un percorso di ristrutturazione per la costruzione di una politica che crei nuove condizioni per la partecipazione, si potrà aprire una fase importante, non solo per il Partito, ma anche per la costruzione di un modello di DEMOCRAZIA CONSAPEVOLE che sia di riferimento per la Città e la Provincia che si avviano al rinnovo dei propri Organi di governo”.
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