Cannizzaro spiega le ragioni del no ad Accorinti:”Impegno gravoso, ha prevalso la mia professione”

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In molti avrebbero puntato ad occhi chiusi sulla sua nomina ed invece Giuseppe Cannizzaro ha rifiutato le avances del sindaco, Renato Accorinti, ormai pronto a consegnargli la delega al bilancio dopo l’addio al veleno di Luca Eller. Un rifiuto maturato dopo le canoniche 24 ore di riflessione, in cui Cannizzaro ha potuto fare tutte le valutazioni del caso in merito all’opportunità giunta dal primo cittadino.

Intorno all’ora di pranzo di oggi è arrivato il “no grazie” ed è il diretto interessato, attraverso il proprio profilo Facebook, a spiegare le ragioni del rifiuto: “Al fine di fare definitiva chiarezza in merito alle recenti notizie concernenti una mia possibile designazione alla carica di assessore al bilancio del Comune di Messina, vi prego tutti di voler prendere atto dei fatti seguenti: ieri, 2 febbraio, ho partecipato ad una riunione con il Sindaco, Renato Accorinti e alcuni membri della sua giunta. In quella sede mi è stata chiesta la disponibilità a valutare un possibile incarico di assessore al bilancio. Rispetto a tale richiesta, che ho ovviamente accolto con orgoglio e soddisfazione, ho sin dalle prime battute espresso le mie perplessità, essenzialmente dovute alla conciliabilità, in termini di impegno richiesto, con la mia attività professionale. Tuttavia, considerati i rapporti di stima e amicizia che mi legano agli interlocutori ( Renato Accorinti e Guido Signorino in particolare), nonché la delicatezza della questione, mi è sembrato doveroso e opportuno riservarmi di comunicare la mia decisione entro le successive 24 ore. Dopo un’attenta riflessione, sentito anche il parere dei miei collaboratori, sono inevitabilmente giunto alla conclusione che la mia professione , per le sue particolari modalità di svolgimento, non sarebbe stata conciliabile con il gravoso impegno che il nuovo prospettato incarico avrebbe richiesto. Ho dunque comunicato,stamane, non senza rammarico e dispiacere, al Sindaco la mia indisponibilità ad accettare l’incarico, adducendo le suesposte motivazioni. Per quanto ovvio, nulla muta nei miei rapporti con l’Ente a cui spero di poter continuare a fornire il mio modesto e umile contributo con lo stesso entusiasmo e spirito civico che hanno sin qui caratterizzato la mia attività di esperto a titolo gratuito”.

E ora? A Palazzo Zanca sono in tanti a porsi questo interrogativo, anche perchè gli assi nella manica di Accorinti non sembrano essere poi così tanti. Anzi c’è chi è pronto a scommettere sul più classico dei ritorni al passato, vale a dire alla soluzione interna che riporterebbe Guido Signorino a riprendere in mano quella delega gestita fino allo scorso mese di aprile.

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