Sono passati pochi giorni da quando il Sindaco De Luca ha presentato il suo “Cambio di Passo” ai Consiglieri comunali e uno dei primi ad esprimersi a riguardo è stato Libero Gioveni, che ha definito la sua posizione in una lunga lettera al Primo Cittadino.
Il “Cambio di Passo” non è altro che un patto proposto ai Consiglieri comunali, che dovrebbe permettere, secondo De Luca, di procedere più velocemente nei lavori dell’Aula. Gioveni, pur approvando alcuni punti, non è convinto: «La sua presa di posizione mi sembra alquanto eccessiva – commenta Gioveni – rispetto comunque ad un discreto andamento dei lavori d’Aula e una produttiva collaborazione sull’attività amministrativa che ritengo ci sia stata fra Amministrazione e Consiglio comunae, tento però di entrare nel merito della proposta di modificare il Regolamento, che il Sindaco chiede al Consiglio».
Il Consigliere si è espresso principalmente sui punti che non approva o che approva solo parzialmente.
Gettone di presenza
Sulle nuove modalità di attribuzione del gettone di presenza ai singoli Consiglieri, Gioveni commenta: «Mi trovano d’accordo solo in parte, nel senso che la possibilità dell’espressione del voto come condizione si può aggiungere anche alle altre modalità già previste dal Regolamento, ma non sostituirsi, perché trovo ingiusto e discriminatorio escludere quei Consiglieri che magari hanno partecipato alla seduta per diverse ore fornendo anche contributi e che per qualsiasi motivo non risultano presenti all’atto della votazione; mi trova concorde però, ad ogni buon conto, sul fatto che se si esce dall’Aula si possa e si debba esplicitare ufficialmente il motivo dell’uscita».
Abolizione presenza fisica
«Sul punto 6 invece – scrive il Consigliere – che prevede addirittura l’abolizione della “presenza fisica” che quindi viene considerata “assenza” dai lavori nel caso in cui non si partecipa appunto ad una votazione, non solo non mi trova d’accordo, ma la ritengo, senza timore di smentita, illegittima, perché in palese contrasto e violazione con la vigente normativa».
Presentare emendamenti solo in Commissione
Riguardo la possibilità di presentare emendamenti solo in sede di Commissione Gioveni prende una posizione decisa: «ritengo non si possa essere d’accordo per un motivo semplice e chiaro: non tutti i consiglieri comunali sono presenti in tutte le Commissioni».
Intergruppo
Sull’intergruppo, infine, il Consigliere dice un secco “NO”: «Con la massima onestà la ritengo superflua e inopportuna per i seguenti motivi: superflua perché ritengo che il Sindaco, goda già nel bene e nel male, di una maggioranza più o meno delineata, che, salvo per qualche piccolissimo incidente di percorso, ha permesso di portare avanti parecchi punti del suo programma iniziale o costruito in corso d’opera; inopportuna perché ufficializzare o blindare una maggioranza “bulgara” fatta di singoli consiglieri appartenenti ai vari gruppi, provocherebbe anche inconsciamente nei singoli componenti dell’intergruppo una sorta di “freno” ad un eventuale visione politica differente da esprimere sugli atti».
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