Pietro Navarra scende in campo e risponde a Cateno De Luca. Il deputato del PD risponde al Cambio di Passo condividendo la controproposta firmata da 7 dei 9 consiglieri comunali del Partito Democratico messinese e mettendo sotto la lente d’ingrandimento l’attività degli assessori.
Quale sarà la linea del centrosinistra che si presenterà in Aula questo pomeriggio? A sintetizzarla è Pietro Navarra, parlamentare ed ex Rettore dell’Università di Messina, che riprende quanto deciso dai colleghi di partito durante l’ultima Direzione Provinciale del Partito Democratico.
Sulle modifiche al Regolamento Comunale, il deputato sottolinea come queste siano di competenza del Consiglio stesso, e non dell’Amministrazione; tuttavia, aggiunge, si potranno sempre valutare le proposte della Giunta ed eventualmente accogliere quelle che si ritengono valide. Più complesso il discorso riguardante il centinaio di delibere contenuto nel crono-programma del Sindaco: se può esserci un accordo su quelle più tecniche, riguardanti il risanamento economico della città, le altre, quelle di natura politica verranno valutate di volta in volta.
A firmare il documento in cui si sintetizza la risposta dei consiglieri facenti capo al Partito Democratico, 7 dei membri dei gruppi PD e Libera Me: Felice Calabrò, Claudio Cardile e Libero Gioveni (PD), Massimo Rizzo e Alessandro Russo, Biagio Bonfiglio e Nello Pergolizzi (Libera Me). Restano fuori Antonella Russo e Gaetano Gennaro, entrambi del gruppo PD.
Pietro Navarra sul Cambio di Passo
Pubblichiamo integralmente la nota inviata dal deputato PD Pietro Navarra che sintetizza la propria posizione sul Cambio di Passo e quella dei colleghi di partito.
«Il sindaco Cateno De Luca chiede al Consiglio Comunale “un cambio di passo” e i consiglieri si esprimeranno sull’atto di indirizzo del Primo Cittadino.
Non avendo potuto partecipare alla riunione della Direzione Provinciale del Partito Democratico che si è tenuta a inizio settimana su questo tema, desidero esprimere la mia opinione a riguardo. Condivido per intero il documento sottoscritto da sette consiglieri comunali dei gruppi consiliari del Partito Democratico e di LiberaMe sui nove in totale che li compongono. I consiglieri comunali sono Biagio Bonfiglio, Nello Pergolizzi, Felice Calabrò, Claudio Cardile, Libero Gioveni, Massimo Rizzo e Alessandro Russo. Sintetizzo il documento come segue:
- si ritiene inaccettabile e irrispettosa dell’esercizio democratico dell’attività consiliare la proposta di costituire un intergruppo a sostegno del programma dell’Amministrazione comunale. Il Consiglio Comunale deve mantenere intatta la sua capacità di esercitare il proprio ruolo di controllo e indirizzo politico, senza diktat e imposizione di alcun genere e nell’esclusivo interesse dei cittadini che rappresenta;
- si ribadisce che le ulteriori modifiche al regolamento del Consiglio Comunale, che su sollecitazione dell’Amministrazione era già stato di recente aggiornato, sono di esclusiva competenza del Consiglio stesso. Tuttavia, senza volersi facilmente sottrarre al confronto, si esprime la disponibilità a valutarne le proposte di modifica, escludendo quelle inammissibili perché contra legem e sostenendone altre che si considera possano migliorare l’efficienza e l’efficacia dell’attività consiliare. Si reputa che un medesimo confronto debba essere esteso allo svolgimento dell’attività di giunta e all’operosità di alcuni assessori che, nei 18 mesi di attività trascorsa, non appaiono essere stati all’altezza dell’impegno e della responsabilità dimostrata dal Consiglio Comunale;
- si ritiene di suddividere l’elenco di delibere con relativo cronoprogramma proposto dal Sindaco in due tipologie: quelle attinenti al risanamento finanziario dell’Ente e quelle di programmazione. Mentre le prime, largamente previste ex lege, sono più specificatamente di carattere tecnico-contabile, le seconde sono frutto di una visione politica del futuro della città. Per quanto attiene alla prima tipologia di delibere, sentendo forte la responsabilità di imporre una svolta decisiva e non più procrastinabile al risanamento dei bilanci del Comune, dopo anni di inerzia se non di cattiva gestione, si ritiene doveroso sostenere con puntualità il percorso di risanamento amministrativo-contabile dell’Ente senza, però, rinunciare al diritto-dovere di analisi e valutazione delle singole delibere. Per quanto, invece, riguarda le delibere di carattere programmatico, non avendo condiviso con l’Amministrazione alcun progetto di rilancio della Città, non si ritiene di dovere sostenere il crono-programma proposto dall’Amministrazione le cui iniziative saranno considerate di volta in volta e valutate nell’esclusivo interesse dei cittadini messinesi.
Ritengo questa posizione molto utile per un più equilibrato confronto tra il Consiglio Comunale e l’Amministrazione. Essa ribadisce il ruolo di un’opposizione costruttiva che è stato svolto sinora dai sottoscrittori. Una opposizione che non è stata mai caratterizzata da un NO a prescindere, ma, al contrario, improntata e guidata da una costante tensione volta alla soddisfazione dell’interesse generale.
Mi auguro che domani il sindaco De Luca e il Consiglio Comunale riescano tutti a porre d’innanzi ai propri interessi particolari quelli di una città morente che ha solo bisogno di un progetto condiviso per il suo futuro».
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