Il coordinatore dei gruppi consiliari Pd, Felice Calabrò, commenta il provvedimento del commissario Croce che ha disposto la chiusura di quattro centri servizi. In un comunicato scrive:
“Con delibera del 24 ottobre il Commissario Straordinario del comune di Messina, dott. Luigi Croce, ha disposto la chiusura di 4 centri servizi e, precisamente, quelli di Rodia, Castanea, Briga e Bordonaro. La scelta, obbligata, è riconducibile all’attualissima emergenza che impone, come primo criterio della gestione amministrativa, il contenimento della spesa, nonché il corretto ed efficiente utilizzo delle risorse umane. Il citato provvedimento, quindi, seppur condivisibile poiché garantirà al comune di Messina un effettivo risparmio ed un più razionale impiego delle risorse umane che sino ad ora erano dislocate presso i centri soppressi, pone un quesito, ovvero: i cittadini dell’estrema periferia subiranno dei disagi? La risposta non può che essere positiva, ragion per cui appaiono doverose alcune riflessioni che tengano conto, ovviamente, del contesto disastroso (ereditato dalla precedente amministrazione) in cui si è trovato ad operare il Commissario Straordinario, nonché del contesto territoriale in cui operiamo. Nell’ambito del I quartiere, come detto, è stato soppresso il centro di Briga. Tale chiusura garantirà un effettivo risparmio, però cozza con l’estensione territoriale della prima circoscrizione, atteso che la sede della stessa si trova a Tremestieri, quindi al proprio margine Nord, al confine con la seconda circoscrizione, la cui sede è ubicata al San Filippo. Quindi in tale ambito è corretto, nel rispetto dei principi di economicità ed efficienza, procedere alla detta chiusura, ma, altrettanto, sarebbe auspicabile un trasferimento della sede del primo quartiere verso Sud, nella zona ricompresa tra Galati marina e Santa Margherita, in modo tale da garantire la centralità della circoscrizione, e contestualmente avvicinare l’istituzione di base alla cittadinanza residente all’estremità sud della nostra città. Nell’ambito del VI quartiere, invece, sono stati soppressi due centri, ovvero, quello di Castanea e quello di Rodia. Orbene, è nota a tutti la notevole distanza che separa i villaggi della zona tirrenica e dei peloritani, e dal centro città e dalla sede della VI circoscrizione, allocata a Ganzirri, motivo per cui sarebbe auspicabile il mantenimento, quantomeno, di un centro, che nel caso di specie potrebbe essere quello di Castanea, idoneo, attesa la centralità del borgo, a garantire i servizi sia ai cittadini residenti nei villaggi allocati sui peloritani (Salice, Masse, Castanea, Gesso, Curcuraci), sia quelli residenti nei villaggi tirrenici (Ortoliuzzo, San Saba, Spartà, Rodia, Acqualadroni).”
(foto da messina.sicilians.it)
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