Felice Calabrò va all’attacco del commissario del Comune Croce. Oggi nel corso dell’incontro per presentare le iniziative che porteranno alla fine della campagna elettorale il candidato sindaco di centrosinistra ha rivestito i panni di capogruppo comunale. E sulla nota di “resa” di Croce che ha trasferito agli esponenti politici tutto il peso della drammatica situazione finanziaria Calabrò ha replicato: “L’amministrazione straordinaria si è comportata come una curatela, la situazione del Comune è tragica ma le colpe non sono da attribuire ai consiglieri che hanno approvato tutto quello che c’era da approvare per accedere al Fondo di rotazione tranne il contratto di servizio con l’Amam che aveva due pareri legali negativi”. Calabrò, in caso di vittoria elettorale, ha annunciato che rivedrà l’attuale Piano decennale di riequilibrio finanziario non scendendo nei particolari. “Avevamo evidenziato alcune difficoltà in quel Piano – ha ricordato Calabrò – vi do una chicca, sapete che Messina non ha ancora fatto domanda per avere i fondi nazionali allo 0,75% per pagare le imprese in attesa, anche questa è colpa del Consiglio? Comunque c’è ancora tempo per farlo”. Sulla bocciatura dell’ampliamento delle strisce blu sul viale della Libertà e nelle zone portuali, per mantenere in vigore nel prossimo futuro l’ecopass, Calabrò ha parlato di incidente di percorso, di buccia di banana: “Rivedremo la delibera, non ero in aula quel giorno ma faremo il nostro dovere”. Calabrò ha anche sottolineato di voler rilanciare le circoscrizioni (erano presenti oggi i candidati di centrosinistra alle presidenze) e già chiesto che i Consigli si tengano di sera e non più di giorno per evitare il pagamento degli oneri riflessi. Per il Comune il candidato di centrosinistra intende ridurre il numero delle commissioni sempre per risparmiare sugli oneri riflessi dei Consiglieri-dipendenti.
(50)