Sono due le interrogazioni presentate dalla consigliera comunale, Daniela Faranda (Ncd), al sindaco di Messina, Renato Accorinti.
Nella prima la consigliera si riferisce alla recente decisione del primo cittadino di investire quanto ricavato dalla vendita della auto “blu”, nell’acquisto di bici elettriche per i Vigili urbani.
Dopo la contestazione di qualche giorno fa del sindacato di categoria, Silpol, che aveva sottolineato quali fossero le reali e prioritarie necessità del Corpo, oggi arriva la richiesta di Faranda. Vuole sapere, la consigliera, dove siano finite le biciclette elettriche e i motocicli, acquistati ai tempi della Giunta Leonardi.
Dato che, scrive Daniela Faranda, “i suddetti mezzi risulta siano stati conservati in un deposito del Comune e che degli stessi non si ha notizia da molti anni”, prima di acquistarne altri chiede “di accertare quanti mezzi sono stati acquistati e dove sono stati depositati e, se rinvenuti, si chiede di conoscerne lo stato”.
“Inoltre, visto che il Comune di Messina ha impegnato somme per il suddetto acquisto – conclude la consigliera -, si chiede di risalire al motivo di un evidente spreco, posto che la Polizia Municipale non utilizza né le biciclette né i motocicli”
Argomento totalmente diverso per la seconda interrogazione presentata dall’esponente Ncd. Dopo una precedente interrogazione sui bandi di gara dei Servizi sociali, che risale al giugno 2014, e che non ha ottenuto alcuna risposta, la consigliera Faranda chiede di conoscere quale sia l’intenzione dell’Amministrazione comunale su “Casa Serena” visto che si sta procedendo ad affidamento diretto, anche in considerazione, scrive Faranda, “delle ultime notizie di stampa sugli affidamenti con ribassi del 100% ed altre segnalazioni da più parti”.
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