Bertuccelli (Pdci) sulle elezioni regionali in Sicilia: “Cantare vittoria da parte di chi ritiene di aver vinto le elezioni in Sicilia è davvero singolare”

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comunistiitaliani“Un dato che dovrebbe far riflettere i democratici e i progressisti è quello del forte astensionismo: oltre il 50% degli aventi diritto non è andato a votare. Chi è stato eletto gode solo di una minima parte del consenso e, quindi, una esigua minoranza ha in mano le sorti dell’intero popolo isolano. Cantare vittoria da parte di chi ritiene di aver vinto le elezioni in Sicilia è davvero singolare”. Lo afferma il segretario provinciale del Partito dei Comunisti Italiani di Messina, Antonio Bertuccelli. “Ora l’eletto Presidente del Pd-Udc con il 30,5% del 47,5% dei votanti (a cui va sottratto un 6% di schede nulle o bianche), e con lui quanti lo hanno sostenuto − continua Bertuccelli −, non potrà governare se non stringendo accordi che ne cambiano la natura per la quale si è proposto. Crocetta, ostaggio consapevole, è costretto, o forse è meglio dire ha l’alibi per coinvolgere, se non direttamente, nei fatti l’ex governatore Raffaele Lombardo facendo sì che il gattopardismo siciliano continui a imperare. La Sicilia, dunque, resta ancora in mano alla destra nonostante il presidente “rivoluzionario”. Il segretario conclude: “Il Pdci che è un’importante componente della Fds, ha dato il proprio incondizionato e generoso contributo alla lista, nonostante la mancata candidatura di Claudio Fava saltata all’ultimo momento per distratta dimenticanza che ha fortemente disorientato l’elettorato e penalizzato la coalizione, portando alla lista, nel capoluogo, il maggior numero di voti con il proprio candidato Pietro Currò”.

 

 

 

 

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