I tanto agognati bandi per i servizi sociali sono ormai pronti, ma gli ex lavoratori di Casa Serena continuano ad aspettare e così a scendere in campo ci pensa la presidente del Consiglio Comunale, Emilia Barrile.
La vertenza di questi ex lavoratori della casa di riposo di Montepiselli finì nel peggiore dei modi, vale a dire con il licenziamento avvenuto l’1 maggio di due anni fa, data che coincide con l’inizio di un vero e proprio calvario.
L’amministrazione non si mostrò affatto disinteressata alle loro sorti, anzi, l’ex assessore ai Servizi >Sociali, Nino Mantineo, già nel marzo di quell’anno, aveva prodotto un atto d’indirizzo di Giunta affinchè il Dipartimento producesse degli atti per la realizzazione del servizio di segretariato sociali in favore degli anziani, inserendo la clausola di impegno per gli Enti aggiudicatari di utilizzare, per lo svolgimento dei servizi, il personale impiegato a Casa Serena risultato in esubero al momento della contrazione dei posti disponibili al ricovero degli anziani della città.
Atti che erano stati prodotti grazie all’impegno dell’ex assessore, del presidente del Consiglio Comunale, Emilia Barrile, e delle sigle sindacali. I fondi erano stati pure trovati, ma da quella data è cambiato sia l’assessore che il dirigente del dipartimento e quindi si è dovuti ripartire da zero.
La Barrile però adesso torna alla carica, chiedendo all’amministrazione che ruolo avranno gli ex lavoratori di Casa Serena nell’ottica dei nuovi bandi, sperando che alle rassicurazioni dell’assessore, Santisi, possano seguire i fatti: “Alla luce di quanto brevemente riassunto si chiede lo stato dell’arte dell’importante concertazione sia rispetto la creazione del Centro Sociale per Anziani, che avrebbe dovuto colmare un vuoto considerevole nei servizi sul territorio, che riguardo la promessa collocazione dei sette lavoratori ancora inoccupati e non più fruitori degli ammortizzatori sociali. Conoscendo la particolare sensibilità di questa Amministrazione verso le fasce deboli della nostra città e la definizione, come suo primo obiettivo gestionale, di favorire opportunità eque e solidali per ciascuno con soluzioni condivise dalle varie parti sociali, si attende un efficace riscontro”.
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