In attesa della visita del presidente della Regione Rosario Crocetta, che giovedì verrà a Messina per partecipare alla seduta del Consiglio comunale sulla riforma delle Autorità Portuali, sulla questione interviene oggi l’on. Beppe Picciolo di Sicilia Futura. Duro l’affondo di Picciolo:
“Messina, come la Sicilia tutta – scrive Picciolo in una nota- ha una sola chance di poter resistere a qualsiasi provvedimento di un Governo Nazionale che, ora come in futuro (al di là del colore politico di appartenenza), ne limiti le prospettive di sviluppo economico e di autonomia per le scelte di esclusiva loro competenza territoriale. Ed allora è giunto il momento di smettere di presentarsi con il cappello in mano a Roma a pietire ‘leggi mancia’, così come è stato fatto per troppi anni in passato! L’autonomia della nostra Autorità Portuale rientra, pienamente in questo ragionamento ed impostazione e sarebbe davvero strano che una forza politica, qualunque, che si candidi ad interpretare le esigenze di sviluppo di una comunità non se ne occupasse! E non per ottenere una tregua (prorogatio) per qualche mese, ma per far valere in assoluto il diritto alla propria Autonomia, anche e soprattutto negoziale che si occupi fattivamente delle esigenze ed istanze del territorio. Come sarebbe strano se non se fosse occupato, in modo propositivo, il Consiglio Comunale, il mondo sindacale, quello associativo e quello universitario.Affrontare un tema – prosegue Picciolo – non vuol dire non ascoltare le altrui ragioni, a mio avviso vuol dire spendersi in ciò in cui si crede. Il fatto che questo momento storico coincida con la consultazione referendaria ha spinto Sicilia Futura a segnalare pubblicamente il malessere di uno ‘sparuto ed esiguo’ numero di cittadini messinesi e milazzesi, anche nostri militanti, che vivono molto male questo senso di apparente abbandono e di potenziale discriminazione. L’intelligenza politica e la sensibilità del Governo Nazionale farà il resto! Noi comunque potremo dire almeno di averci provato senza rimpianti. Null’altro! Penso sia un nostro diritto-dovere!Messina prima di tutto”.
Dopo la decisione di accorpare l’Autorità portuale di Messina a quella di Gioia Tauro, nei mesi scorsi il governatore Crocetta aveva presentato al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, un documento con il quale chiedeva il rinvio della fusione con il porto calabrese, inserendo però nel pentolone anche Catania e Trapani. Messina rischia dunque di perdere la propria autonomia e con essa tutti i progetti di rilancio connessi.
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