Con 19 voti favorevoli, 2 contrari e 3 astensioni, è stato approvato il Regolamento comunale dei servizi sociali. Sono passati quasi due anni, tra infiniti dibattiti e tante sedute in Consiglio e in Commissione, ma alla fine l’atto proposto da Nora Scuderi, che rimetterà ordine ad uno dei settori più delicati e che interessa le fasce più deboli, ha visto la luce.
La prima novità introdotta nel regolamento risiede proprio nel principio ispiratore del neonato strumento, ovvero il concetto di Welfare generativo, che libera la persona dal vecchio assistenzialismo e mira a considerare l’individuo non solo come destinatario della prestazione erogata, ma come capitale sociale ed economico sui cui investire.
Altro punto cardine del nuovo atto riguarda una rete integrata di interventi e di servizi allo scopo non solo di prevenire, ma anche di eliminare le cause di disagio e di esclusione sociale. Le prestazioni in questione potranno essere gestite direttamente dal Comune, oppure essere affidate a soggetti in possesso dei requisiti di idoneità tecnica e della certificazione del sistema di qualità. Per le gare di aggiudicazione del servizio, ci si baserà sul criterio dell’offerta economica più bassa.
La qualità dei servizi sarà regolata in base a criteri prestabiliti e fondati sulla pertinenza dell’intervento, conformità agli standard normativi, opportunità delle scelte progettuali, coerenza, efficacia ed efficienza. I soggetti che erogheranno le prestazioni dovranno servirsi di strumenti quali l’attivazione di un sistema informatico, la formazione professionale, il controllo delle procedure.
Il Comune vigilerà sugli enti erogatori utilizzando anche organismi esterni di valutazione e monitoraggio, per garantire una valutazione quanto più oggettiva possibile sulla qualità dei servizi resa.
L’assessore comunale al ramo Santisi, inoltre dovrà redigere una “Carta dei servizi” , che gli utenti potranno consultare per avere tutte le informazioni utili.
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