Approvato il Piano di Riequilibrio Finanziario.Quasi 12 ore di Consiglio per decidere l’antidissesto

Pubblicato il alle

4' min di lettura

municipioVenti sì e quattro astenuti. La quasi metà del Consiglio Comunale, ieri sera, ha passato in rassegna l’ultimo passaggio formale antidissesto: l’approvazione del Piano di riequilibrio finanziario 2013-2020. Un dibattito lungo, iniziato al mattino e terminato all’ora di cena. In ballo il contratto di servizio tra Comune e Amam, che privo del parere del collegio dei revisori ha fatto ritardare la votazione sul Piano e ha visto la voce molto critica del presidente della commissione Bilancio, Giuseppe Melazzo che si è poi astenuto durante la votazione finale. Alla fine i venti favorevoli hanno “consumato” la tappa finale del documento che adesso sarà inviato al ministero degli Interni e alla Corte dei Conti per ottenere le somme previste dal Fondo di Rotazione, circa 50 milioni di euro. Il Piano sarà trasmesso anche al governo regionale. Questi i dettagli del Piano che prevede complessivamente risorse da realizzarsi attraverso misure correttive, nell’arco temporale di un decennio, per euro 438.509.611,25, a fronte di impieghi per euro 392.434.481,09 determinando un risultato di bilancio atteso di euro 46.075.130,16. Le risorse previste dal piano prevedono maggiori entrate tributarie quali l’incremento dell’aliquota IMU e l’introduzione della Tares. L’Imu applicata nel 2012 ha determinato maggiori entrate per oltre 5 milioni di euro rispetto alla previsione sottostimata; nel piano è stata prevista una maggiore entrata di 21 milioni 330 mila 040,00 euro, da realizzarsi nei primi 5 anni. La regolamentazione della Tares, determinerà una maggiore entrata nel decennio di euro 94.800.000,00, se si considera la totale copertura dei costi del servizio di igiene ambientale, incrementati di circa il 29% a copertura degli altri servizi garantiti dall’Ente. Per i servizi pubblici a domanda individuale è stata prevista una maggiore entrata di euro 35.605.000,00, applicando il tasso di copertura dei servizi nella misura del 36%. Per la riduzione del costo del personale è stata invece prevista una minore spesa da realizzarsi nel decennio, di 25.584.917,25 euro, a fronte di 732 dipendenti che saranno collocati a riposo per vecchiaia; mentre il turn over verrà assicurato con le economie che si realizzeranno per i collocamenti a riposo per anzianità. Sono stati previsti inoltre minori costi per fitti passivi per euro 1.150.000,00; la riduzione di costi dei servizi del 10 per cento (misure obbligatorie per legge) per euro 58.430.000,00; minori spese per ammortamento mutui che cesseranno nel decennio per euro 12.709.654,00; l’alienazione di immobili, oltre alla dismissione della Caserma dei Vigili del Fuoco, per la quale si è in attesa dell’atto autorizzatorio finale da parte del Ministero dell’Interno, su disposizione del commissario Croce, dovrà essere elaborato un nuovo piano di dismissioni peraltro previsto dalla normativa concernente l’accesso al fondo di rotazione. L’ultima misura riguarda il contratto di servizio con l’Amam S.p.A., che dovrà versare al Comune un canone annuo di 15 milioni di euro per la concessione in uso delle reti, degli impianti e di altre dotazioni patrimoniali strumentali alla gestione del servizio idrico integrato. Solo per il 2013 è stato considerato l’importo di 10 milioni di euro, in quanto si ritiene che il contratto possa avere decorrenza dal 1° maggio 2013. Per quanto riguarda invece gli impieghi sono stati previsti un fondo svalutazione crediti a fronte dei residui più vecchi che vengono mantenuti in bilancio di euro 53.453.000,00; minori trasferimenti erariali per euro 68.981.552,00; debiti fuori bilancio per euro 74.854.712,00; debiti fuori bilancio da partecipate per euro 3.467.664,00; debiti fuori bilancio nei confronti della Regione per l’ATO di euro 29.677.553,09; debiti fuori bilancio potenziali: nei confronti dell’Atm sono stati previsti accantonamenti da determinare a seguito della procedura di liquidazione per euro 40.000.000,00; generici accantonamenti, sempre per debiti potenziali, per l’ammontare nel decennio di euro 120.000.000,00. In ultimo è stato previsto il disavanzo d’amministrazione dell’esercizio 2011, per le quote riferite agli anni 2013 e 2014, rispettivamente di un milione ciascuna.

@Acaffo

(78)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.