È stato approvato il disegno di legge sulle città metropolitane. Ora le grandi città siciliane, a seguito dell’abolizione delle Province, muteranno il loro assetto in un insieme di municipi metropolitani, che ingloberanno al loro interno tutti i piccoli comuni limitrofi. Sulla scorta di quanto realizzato in città come Parigi e Bruxelles, i Comuni non cesseranno di esistere ma verranno semplicemente trasformati, per cui figure come quelle dei presidenti dei consigli non scompariranno e verranno istituiti sindaci e giunte delle aree metropolitane. Così i tre grandi centri siciliani — Palermo, Messina, Catania — assumeranno tutta una serie di competenze che venivano precedentemente divise tra Province e Regione. Il capoluogo siciliano assorbirà al suo interno ben 20 Comuni, mentre Messina 13. Inoltre la città dello Stretto, per alcuni aspetti amministrativi collaborerà con Reggio Calabria.
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